Dagli albori digitali di Facebook, il nuovo termine social poke ha cavalcato l’onda delle condivisioni rapide di milioni di utenti. Il sito in blu ha ora annunciato il lancio di un’applicazione omonima, a disposizione dei soli utenti iOS alla vigilia delle festività natalizie.
Con Poke app tutti i possessori di iPhone o iPad – non è chiaro quando ci sarà la versione per dispositivi Android e Windows Phone 8 – potranno inviare testi o contenuti multimediali con un termine di scadenza. Dalle foto ai video, il materiale spedito con Poke sparirà in un arco temporale variabile tra 1 e 10 secondi .
È un meccanismo molto simile a quello di un’altra famosa applicazione – Snapchat – per l’invio rapido di contenuti in grado di autodistruggersi: il grande successo di Snapchat è legato alla proliferazione del sexting, ovvero la pratica di mandarsi ammiccanti o espliciti messaggi fotografici tra gli utenti. Anche la nuova Poke app di Facebook offre agli utenti la possibilità di selezionare il numero esatto di secondi prima della sparizione del materiale sul telefonino del destinatario : un vantaggio per evitare di lasciare imbarazzanti prove sui telefoni altrui, specie in caso di infedeltà digitali.
Tra le altre feature annunciate dalla piattaforma di Mark Zuckerberg, la possibilità di ricevere notifiche in base alle attività svolte dagli utenti. Ad esempio, arriverà una conferma dell’avvenuta visualizzazione del contenuto anche qualora il destinatario abbia effettuato uno screenshot della fotografia prima della sua sparizione: l’applicazione dovrebbe mostrare un’icona lampeggiante per segnalare al mittente che il destinatario ha effettuato una “copia” della missiva che avrebbe dovuto autodistruggersi senza lasciar traccia.
Previsto anche un help center per la raccolta di segnalazioni da parte degli stessi utenti, in particolare sulla ricezione di materiale osceno o non desiderato. I messaggi di testo con Poke non potranno superare i 120 caratteri , sulla scia della sintesi cinguettata su Twitter. Allo sviluppo del codice di Poke app avrebbe partecipato in prima persona il CEO di Facebook.
Mauro Vecchio