In pieno equilibrio tra l’ormai storico passato e uno sguardo fisso al presente, Polaroid sta per introdurre sul mercato un nuovo modello di fotocamera con stampante incorporata denominato PoGo. In arrivo sul mercato dal prossimo giugno, il dispositivo avrà un compito non semplice, ovvero quello di ritagliarsi un posto nel panorama delle macchine fotografiche attuali facendo leva sui suoi punti di forza.
Per farlo Polaroid ha apportato alcune piccole modifiche al corpo macchina, che nel suo non indifferente spessore ospita un sensore ottico da 5Mpx, lo scomparto per la carta fotografica e un display da 3 pollici. Tra le altre caratteristiche va segnalata l’adozione di un alloggiamento per l’espansione della memoria tramite schede SD e l’adozione di uno zoom digitale da 4x.
Come ormai risaputo, per la stampa delle immagini il dispositivo si avvale della tecnologia ZINK , che utilizza i cristalli posizionati all’interno della carta fotografica, colorati al momento della stampa per mezzo di un processo che sfrutta il calore.
Nonostante non vi sia il mirino, tutto il processo di puntamento viene gestito in maniera soddisfacente dal display, dal quale è possibile gestire le varie modalità di ripresa e anche piccoli effetti di ritocco. Tra le feature aggiuntive c’è anche la funzionalità di recording video, che permette di salvare i filmati direttamente sulla SD. Comunque, il pezzo forte del dispositivo è la stampa: una volta scattata una foto sono necessari circa 40 secondi per poterla stampare in formato 10x15cm.
Come già detto il dispositivo sarà in vendita dal prossimo mese ad un prezzo che dovrebbe oscillare intorno ai 260 euro per il corpo macchina, mentre per un set di 30 fogli di carta fotografica saranno necessari altri 9 euro. Proprio il prezzo potrebbe rappresentare uno svantaggio per questo dispositivo nel quale sono infuse tutte le speranze dell’azienda. A dare il responso definitivo sarà l’accoglienza del pubblico, che determinerà se e quanto sia vivo il fascino esercitato da uno degli oggetti più affascinanti di sempre.
Vincenzo Gentile