Roma – “Nelle nomine dei componenti dell?Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni che il Parlamento ha votato il 16 marzo scorso si affaccia l?inquietante ipotesi del palese conflitto d?interessi”. Lo ha affermato Antonio Diomede Presidente della REA, Radiotelevisioni Europee Associate, in rappresentanza di 420 emittenti radiotelevisive locali.
“Tra i Commissari nominati – spiega Diomede – vi sono due membri dell?attuale Governo dei quali uno, il Sottosegretario alle Comunicazioni, ancora in carica e quindi portatore di precisi interessi politici di parte e direttamente cointeressato in attività professionali nel mondo della comunicazione. Se tale ipotesi dovesse comunque tramutarsi in realtà sarebbe una gravissima violazione ai principi dell?autonomia e dell?indipendenza delle Autority volute dal legislatore e già poste in dubbio dallo stesso Parlamento che ha proceduto alle nomine”.
“Se i nomi dei Commissari dovessero dunque essere confermati dal DPR Presidenziale, porrebbero gli investitori stranieri del settore TLC in una situazione di forte imbarazzo ? prosegue Diomede ? rispetto al nostro Paese che con una Authority minata nella sua indipendenza non sarebbe più in grado di garantire lo sviluppo del mercato delle TLC in maniera equa e trasparente, scoraggiando così gli investimenti e allontanando sempre più l?Italia da mercato globale delle telecomunicazioni con gravissimo danno all?economia e conseguente crisi del settore”.
“Abbiamo pertanto rivolto un motivato appello al Capo dello Stato ? conclude Diomede – perché non firmi il DPR di convalida delle nomine in quanto con tale firma Egli darebbe il massimo avallo da parte della Repubblica Italiana al conflitto d?interessi”.
La REA ha diramato alle sue emittenti radiotelevisive associate un comunicato da diffondere al Paese.