In un’era dove i pagamenti digitali sono ormai parte integrante della nostra vita quotidiana, è diventato essenziale contrastare i crimini informatici nel settore finanziario italiano. Proprio per questo la Polizia di Stato e Nexi, leader europeo nei pagamenti digitali, hanno firmato un protocollo sulla sicurezza informatica.
Si tratta di un accordo necessario visto che, nel 2023, i pagamenti digitali hanno rappresentato circa il 35% del valore totale dei consumi in Italia. La tendenza è in continua crescita. Infatti, la diffusione delle transazioni contactless, sia tramite carte fisiche che dispositivi NFC, ha ulteriormente accelerato la trasformazione digitale.
“Siamo da sempre impegnati a offrire un sistema sicuro, tempestivo ed efficiente, che risponda prontamente alle esigenze dei nostri clienti. La sicurezza e la fiducia degli utenti sono due pilastri fondamentali per una sempre maggiore diffusione dei pagamenti digitali”, ha spiegato Bernardo Mingrone, CEO di Nexi Payments che ha firmato un protocollo sulla sicurezza informatica con la Polizia di Stato.
Polizia di Stato e Nexi: protocollo sulla sicurezza informatica per tecnologie avanzate
Il protocollo sulla sicurezza informatica legata ai metodi di pagamento digitali e al sistema finanziario, firmato tra Polizia di Stato e Nexi, ha l’obiettivo di sfruttare tecnologie avanzate per il monitoraggio. L’azienda utilizza sistemi all’avanguardia che monitorano in tempo reale una media di 1,5 milioni di transazioni ogni ora. Questo garantisce una certa protezione delle transazioni.
“Il contributo delle Istituzioni, in particolare della Polizia di Stato, ai progetti di prevenzione per la sensibilizzazione degli utenti è un modo nuovo di interpretare il partenariato per la prevenzione e il contrasto delle frodi“, ha aggiunto Luigi Rinella, Direttore Centrale per la Polizia Scientifica e la Sicurezza Cibernetica, sottolineando l’importanza della collaborazione.
Arriva il progetto “Non Cliccare Qui”
Nexi, oltre ad aver firmato un protocollo sulla sicurezza informatica con la Polizia di Stato, sta anche collaborando con l’Unione Nazionale Consumatori, con il progetto “Non Cliccare Qui“. Si tratta di una serie di video podcast, prodotta da Will Media e disponibile su piattaforme digitali.
“Con il videopodcast ‘Non Cliccare Qui’ ci siamo posti l’obiettivo di informare ed educare l’ascoltatore sulle principali tipologie di frodi online utilizzando un linguaggio semplice e diretto“, ha commentato Massimiliano Dona, presidente di Unione Nazionale Consumatori.