Il Dipartimento per la trasformazione digitale ha comunicato l’attivazione del Polo Strategico Nazionale (PSN), ovvero l’infrastruttura cloud che ospiterà dati e servizi delle pubbliche amministrazioni italiane. Questo era uno degli obiettivi della Missione 1, Componente 1, Investimento 1.1 del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). A partire dal 2023 inizierà la fase successiva che prevede la migrazione di dati e servizi sul cloud.
Polo Strategico Nazionale: quattro data center
La creazione del Polo Strategico Nazionale è prevista dalla Strategia Cloud Italia. Il Dipartimento per la trasformazione digitale aveva scelto a fine dicembre 2021 il progetto sviluppato da un associazione temporanea di imprese (ATI) guidata da TIM Enterprise Market e costituita anche da CDP Equity, Leonardo e Sogei. Il corrispondente bando di gara era stato pubblicato a fine gennaio 2022.
Tra le offerte ricevute è stata scelta quella di Aruba e Fastweb con un ribasso del 39,19% rispetto alla base d’asta (4.4 miliardi di euro). Il contratto per l’avvio dei lavori era stato firmato a fine agosto 2022. La convenzione per l’uso dell’infrastruttura, stipulata con la società Polo Strategico Nazionale S.p.A. (TIM, Leonardo, CDP e Sogei), ha una durata di 13 anni.
Ieri è stato attivato ufficialmente il Polo Strategico Nazionale composto da quattro data center che si trovano nel Lazio (Acilia e Pomezia) e in Lombardia (Rozzano e Santo Stefano Ticino). Le pubbliche amministrazioni che hanno completato la classificazione di dati e servizi potranno iniziare la migrazione sul cloud a partire dal 2023. Sul sito del Dipartimento per la trasformazione digitale e sulla piattaforma PA digitale 2026 verranno pubblicati gli avvisi per la richiesta dei finanziamenti (oltre 900 milioni di euro).