Il Dipartimento per la trasformazione digitale ha fornito un aggiornamento sulla migrazione di dati e servizi verso il Polo Strategico Nazionale (PSN). Sono oltre 230 le Pubbliche Amministrazioni Centrali, Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere che hanno avviato il processo. L’infrastruttura cloud è attiva dal 21 dicembre 2022.
Obiettivo intermedio raggiunto in anticipo?
Il Polo Strategico Nazionale è l’infrastruttura realizzata per ospitare i dati e i servizi critici e strategici delle amministrazioni italiane. Il PSN è composto da quattro data center che si trovano nel Lazio (Acilia e Pomezia) e in Lombardia (Rozzano e Santo Stefano Ticino). La missione 1.1 (Infrastrutture digitali) del PNRR prevede lo stanziamento di 900 milioni di euro per la migrazione al cloud.
L’obiettivo finale è completare la migrazione sul cloud del 40% dei servizi di almeno 280 amministrazioni entro giugno 2026. L’obiettivo intermedio (almeno un servizio per 100 amministrazioni entro settembre 2024) potrebbe essere raggiunto in anticipo. Attualmente sono 233 gli enti, tra cui 144 PA Centrali e 89 strutture sanitarie, ad aver avviato il processo di migrazione di dati e servizi attraverso la convenzione sottoscritta tra il Dipartimento per la trasformazione digitale e il PSN.
L’ultimo avviso è stato pubblicato a fine marzo. Le PA Centrali, in particolare Ministeri e Agenzie fiscali, possono utilizzare circa 225 milioni di euro per migrare dati e servizi sul cloud. Le richieste devono essere inviate entro il 31 maggio.
Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, ha dichiarato:
Il processo di migrazione in cloud di dati e servizi intrapreso da oltre 230 amministrazioni italiane, tra cui PAC, ASL e Aziende Ospedaliere, testimonia come il Governo Meloni abbia portato la transizione digitale italiana dalla fase progettuale a quella realizzativa. Grazie agli avvisi promossi dal Dipartimento per la trasformazione digitale e alle tecnologie avanzate del PSN stiamo realizzando una svolta cruciale per il sistema Paese, mettendo in sicurezza i dati degli italiani e rendendo i servizi digitali più accessibili e moderni per cittadini e aziende. Il tutto nel pieno rispetto delle tempistiche previste dal PNRR.