La versatilità dei cellulari ha raggiunto un livello impensabile fino a qualche tempo fa. Dieci anni or sono, i telefonini dotati di macchina fotografica, navigatore con GPS, TV, proiettore, personal trainer , ecografo , defibrillatore in molti casi non esistevano nemmeno come progetti di produzione. Proprio per questo in molti spingono oggi sui nuovi concept, per non rimanere indietro e cercare di disegnare come potrebbero essere i cellulari di domani. Qualcuno ha tradotto queste creative elucubrazioni nel Pomegranate Phone di cui molto si parla in queste ore.
Prima che qualcuno pensi che questo sia un cellulare definitivo, è bene precisare che il Pomegranate Phone è un’idea, un concept , per un supercellulare che – se mai fosse messo in commercio – dovrebbe essere chiamato ultra-smartphone . E questo, se non fosse spiegato chiaramente, sarebbe comunque intuibile dalla montagna di feature offerte dall’apparecchio che, oltre a telefonate e messaggi, propone un avanzatissimo media player, un proiettore, un traduttore universale multilingua nonché rasoio/depilatore, armonica a bocca, macchinetta per caffè con tanto di cialde:
Il Pomegranate Phone è un concept e i video che lo descrivono sono pura fiction, quindi – mentre per alcune funzioni la tecnologia è già in grado di rispondere oggi – è inutile chiedersi dove vadano messe le cialde o l’acqua per il caffé. Anche perché viene da pensare che chi l’ha ideato abbia veramente inserito in questo dispositivo qualsiasi cosa ritenesse utile portarsi in giro. Ma allora chi volesse utilizzarlo come frustino per la panna montata o come accendino potrebbe avere da ridire. E due utilissime posate da picnic, perché non inserirle? Fortunatamente non pioveva mentre l’inventore stendeva l’elenco delle numerose funzioni a cui ha dato immagine, altrimenti avrebbe pensato ad infilarci anche un ombrellino.
Dario Bonacina