L’account ufficiale di PornHub su Instagram non esiste più. Già interessato nelle scorse settimane da un’azione restrittiva, risulta ora oggetto di un ban definitivo. La conferma è giunta direttamente da Meta, gruppo che controlla il social network, con una breve dichiarazione affidata alla redazione di Motherboard: Abbiamo permanentemente disabilitato questo account Instagram per violazioni ripetute delle nostre policy
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Instagram taglia l’account di PornHub: il ban
Stando a quanto dichiarato, la piattaforma avrebbe rilevato per circa dieci anni comportamenti non consentiti dalle regole inerenti alla pubblicazione di contenuti per adulti, di natura sessuale e nudità. Si sono rivelati inutili i numerosi avvisi forniti.
La replica di PornHub non si è fatta attendere. È giunta sotto forma di lettera aperta, firmata da 63 addetti ai lavori e da alcune organizzazioni che si battono per le libertà in Rete. Chiama in causa direttamente i vertici di Meta, lamentando una disparità di trattamento nei propri confronti, rispetto a quanto avviene con le celebrità (non pornostar) che pubblicano contenuti più o meno espliciti su Instagram.
https://twitter.com/Pornhub/status/1574863681854251014
Nel testo vi è un riferimento diretto a un recente post che vede protagonista Kim Kardashian.
L’account safe-for-work di Pornhub è stato disabilitato per tre settimane. Nel frattempo, Kim Kardashian ha condiviso ed esposto per intero il suo c*** ai suoi 330 milioni di follower, senza che sia stata attuata alcuna azione restrittiva da parte di Instagram.
Stando a quanto sostenuto da MindGeek, società canadese che controlla PornHub e altri portali per adulti, il ban è la conseguenza di una crociata anti-porno. Nelle scorse settimane, dopo l’ennesimo blocco, l’organizzazione National Center on Sexual Exploitation ha diramato un comunicato stampa in cui rivendicava la responsabilità dell’azione.