Porno, la chiavetta che salva la vista

Porno, la chiavetta che salva la vista

Si tratta di un dispositivo USB che permette di scandagliare in profondità gli abissi dell'hard disk. Alla ricerca di immagini scabrose con uno speciale algoritmo di riconoscimento
Si tratta di un dispositivo USB che permette di scandagliare in profondità gli abissi dell'hard disk. Alla ricerca di immagini scabrose con uno speciale algoritmo di riconoscimento

Le più grandi preoccupazioni relative alla detenzione di file pornografici sembrano destinate a tramontare definitivamente. Un nuovo paladino high-tech verrà incontro a mamme e capiufficio per salvare gli hard disk dalle immagini oscene. Si tratta di una semplice chiavetta USB .

Prodotto da un’azienda chiamata Paraben , il piccolo dispositivo portatile permetterà di scandagliare in profondità gli oscuri abissi di un qualsiasi disco rigido, alla caccia di nudità che potrebbero compromettere sia la paghetta di un minorenne che lo stipendio intero di un impiegato d’ufficio.

Il Porn Detection Stick è quindi un dispositivo USB compatibile con qualsiasi computer dotato di sistemi operativi Windows, XP, Vista o Seven. Stando a quanto proclamato da una presentazione di Paraben, gli basterà un arco di tempo di circa un’ora e mezza per analizzare meticolosamente un disco di 500 GB o un totale di 70mila immagini .

Persino quelle spostate nel cestino e quindi eliminate. La chiavetta – venduta al prezzo di circa 100 dollari – sfrutta un particolare algoritmo che analizza sia svariate caratteristiche dei volti immortalati che determinate forme di alcune parti del corpo. Con margini molto limitati d’errore, al massimo dell’1 per cento stando alle dichiarazioni di Paraben . Il dispositivo non sarà capace tuttavia e di scovare filmati e di risalire a pruriginose navigazioni web.

Chi dovrebbe risultare interessato ad una chiavetta del genere? Secondo il comunicato di Paraben , innanzitutto i genitori , che avrebbero così un’arma in più per combattere dei contenuti divenuti sempre più accessibili ai giovanissimi. Poi, i responsabili dei vari uffici , che potrebbero così prevenire grane legali legate alla detenzione. Infine, istituti scolastici e religiosi .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
5 mar 2010
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