La velocità di ricarica delle batterie in dotazione alle auto elettriche ancora oggi costituisce uno degli aspetti che presentano i più ampi margini di miglioramento per questa categoria di veicoli. Migliorando questo fattore, così come l’autonomia di percorrenza tra una ricarica e l’altra, sarà possibile rendere le vetture maggiormente appetibili ai potenziali acquirenti, favorendone la diffusione sul mercato e contribuendo a spingere la transizione verso un modello più sostenibile di mobilità.
Meno emissioni dunque, con ovvi benefici per la collettività. Un obiettivo fissato, tra gli altri, anche dal nostro governo e dal Parlamento Europeo. L’iniziativa presentata nella giornata di ieri in Germania da Porsche e BMW punta proprio in questa direzione.
Porsche e BMW insieme per FastCharge
I due automaker hanno svelato il prototipo di una stazione di ricarica sviluppata nell’ambito del progetto FastCharge. Installato in un’area di sosta della città di Jettingen-Scheppach, in Baviera nei pressi dell’autostrada A8 che collega Ulm ad Augusta, offre un output che arriva a 450 kW ed è compatibile con lo standard CCS (Combined Charging System). Le prestazioni sono fino a nove volte superiori in termini di velocità rispetto alle alternative più comuni attualmente in commercio: fino a 100 Km di autonomia immagazzinati in meno di tre minuti per una vettura sperimentale realizzata da Porsche e ricarica da 0% a 80% per una BMW i3 in soli quindici minuti.
Al momento non è dato a sapere se e in che modo la tecnologia verrà messa a disposizione su larga scala, né con quali tempistiche. I due automaker affermano in ogni caso che il sistema è pronto per operare con qualsiasi tipo di veicolo elettrico, adattando in modo del tutto automatico la modalità di erogazione dell’energia sulla base delle caratteristiche delle batterie da ricaricare.
Tra gli accorgimenti presi per garantire il massimo livello possibili di sicurezza anche un impianto dedicato al raffreddamento della struttura, così da evitare surriscaldamenti del cavo, della colonnina o della batteria. Altri partner che hanno contribuito allo sviluppo del progetto, oltre ai già citati Porsche e BMW, sono Allego, Phoenix Contact E-Mobility e Siemens.