L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha aperto un’istruttoria nei confronti di Google, ipotizzando un abuso di posizione dominante nella portabilità dei dati. L’azienda di Mountain View avrebbe ostacolato l’interoperabilità con altre piattaforme, in particolare con l’app Weople sviluppata dall’italiana Hoda. L’autorità ha effettuato anche ispezioni nelle sedi di Google con la collaborazione della Guardia di Finanza.
Portabilità dei dati: Google ostacola la concorrenza?
AGCM sottolinea che il gruppo Alphabet/Google detiene una posizione dominante in diversi mercati che gli permettono di raccogliere una grande quantità di dati attraverso i servizi forniti agli utenti. Hoda ha segnalato all’autorità le condotte di Google che lederebbero le sue attività in violazione dell’art. 102 del TFUE. L’azienda italiana ha sviluppato l’app Weople che permette agli utenti di fornire i propri dati in cambio di denaro (ad esempio alle società che usano i dati in forma aggregata e anonima). I dati vengono raccolti dalle principali piattaforme Internet (Google, Amazon, Facebook).
Hoda ha chiesto a Google di realizzare un’API per consentire agli utenti di trasferire i dati nell’account Weople. Google ha negato questa possibilità, affermando che l’unico modo per ottenere i dati è l’uso di Takeout. Secondo AGCM, l’azienda di Mountain View ha ostacolato l’interoperabilità dei dati, abusando della sua posizione dominante.
La condotta contestata determina una restrizione della concorrenza perché limita la capacità degli operatori alternativi a Google di sviluppare forme innovative di utilizzo dei dati personali.
L’autorità aggiunge inoltre che
Il diritto alla portabilità, se accompagnato da effettivi meccanismi di interoperabilità, può offrire agli utenti la possibilità di conseguire il massimo potenziale economico dall’utilizzo dei dati personali, anche attraverso modalità di sfruttamento alternative a quelle attualmente praticate dall’operatore dominante.
Per questi motivi è stata avviata un’istruttoria per accertare l’esistenza di violazioni della concorrenza ai sensi dell’art. 102 del TFUE (Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea). Il termine del procedimento è il 30 giugno 2023.
Aggiornamento: Google ha dichiarato che offre la possibilità di trasferire i dati da quasi dieci anni. Non fornisce l’accesso ad altre aziende perché ciò metterebbe a rischio la privacy degli utenti e incoraggerebbe attività fraudolente.