Senza fare riferimento all’istruttoria avviata stamattina dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), Google Italia ha pubblicato un post sul blog ufficiale per sottolineare l’impegno per la portabilità dei dati. L’azienda evidenzia l’uso del tool Google Takeout e la partecipazione all’iniziativa Data Transfer Project lanciata nel 2018, insieme a Microsoft, Apple, Facebook e Twitter.
Google consente la portabilità dei dati
Google sottolinea che da oltre 10 anni offre agli utenti la possibilità di esportare i propri dati e usarli in altri contesti (ad esempio in prodotti concorrenti). Takeout, annunciato nel 2011, semplifica l’esportazione dei dati da oltre 70 prodotti Google, tra cui Gmail, Drive e Foto. Solo nel 2021 sono stati esportati oltre 400 miliardi di file. Il servizio può essere sfruttato anche per avere una copia di backup dei dati. Dopo aver effettuato l’accesso è sufficiente selezionare i prodotti Google e avviare l’operazione.
Il Data Transfer Project può essere considerato un’estensione delle funzionalità di trasferimento dei dati offerte da Google Takeout. Si tratta di una piattaforma open source che consente agli utenti di spostare i propri dati direttamente da un fornitore di servizi a un altro.
Google concorda sul fatto che la portabilità è “fondamentale per promuovere la scelta dei consumatori e la protezione dei dati“, come sostengono le autorità di regolamentazione di tutto il mondo.
La portabilità dei dati è un modo sicuro per promuovere l’innovazione e la concorrenza tra i fornitori di servizi digitali. Quando le persone possono passare facilmente a un nuovo prodotto o servizio, senza il timore di perdere l’accesso ai propri dati, le aziende sono incoraggiate a fornire i migliori servizi possibili per conquistare nuovi utenti.
Google evidenzia che le aziende di qualsiasi dimensione dovrebbero partecipare al Data Transfer Project. Forse l’invito è indirizzato a Hoda, la startup italiana che ha inviato una segnalazione all’autorità antitrust.