Si è rivelata sufficiente una sola email per sottrarre indebitamente oltre 2,6 milioni di dollari alle casse pubbliche del Porto Rico. La truffa è avvenuta il mese scorso, ma le sue vittime si sono rese conto di quanto accaduto solo questa settimana, stando a quanto rivelato dalle autorità che hanno preso in carico le indagini. Allertati anche gli agenti dell’FBI.
Porto Rico: truffa phishing da 2,6 milioni di dollari
Qualcuno all’interno dell’agenzia governativa Industrial Development Company ha ricevuto un messaggio in cui veniva chiesto di modificare le coordinate di un conto bancario verso il quale effettuare il pagamento (non è dato a sapere con quale causale), poi effettivamente eseguito in data 17 gennaio.
La speranza è ora quella di poter risalire al destinatario della transazione e così arrivare agli autori del gesto, catalogabile come una delle azioni più riuscite degli ultimi tempi. Sebbene non si tratti di un imbroglio finalizzato a mettere le mani su dati o credenziali, è catalogabile tra i casi di phishing.
Avviata anche un’indagine interna per attribuire le responsabilità e per capire se ci sono state negligenze oppure se qualcosa non ha funzionato a dovere nell’applicazione delle procedure standard. Le istituzioni del paese si trovano a dover fare i conti anche con la legittima reazione dell’opinione pubblica, incredula alla notizia. Una vicenda che rischia di appesantire ulteriormente il clima che si respira nel territorio (uno stato USA non incorporato da 3,2 milioni di abitanti), già colpito da una recessione lunga oltre 13 anni che ha spinto i suoi vertici a tagliare alcuni servizi pubblici.