A muoversi è stata l’ Associação do Comércio Audiovisual de Portugal (ACAPOR), ovvero l’organizzazione che in Portogallo rappresenta gli interessi delle principali società specializzate nel noleggio dei film.
Insieme al ministero locale della Cultura, ACAPOR ha recentemente ufficializzato l’avvio di un’azione legale nei confronti della Baia più famosa del P2P. The Pirate Bay agevolerebbe ogni anno il completamento di 15 milioni di download illeciti .
Un danno enorme per l’intera industria del cinema a noleggio, che andrebbe così limitato attraverso il blocco generale del torrentismo . I legali di ACAPOR hanno infatti chiesto ai vari provider locali di chiudere qualsiasi accesso a disposizione dei pirati della Baia .
Un vero e proprio blocco nazionale, che dovrebbe estromettere dal web anche il sito Piratatuga.net , che ospita attualmente svariati link ad altrettanto svariate tipologie di contenuti audiovideo.
Secondo ACAPOR, Piratatuga.net avrebbe lo stesso impatto devastante di The Pirate Bay, dal momento che ha finora attirato almeno 50mila utenti al giorno . L’organizzazione ha chiesto che i proprietari del sito vengano identificati e processati.
Mauro Vecchio