Tanto tuonò, che non piovve: rimane il POS obbligatorio, rimangono le multe per gli esercenti che rifiutano i pagamenti elettronici. La conferma ufficiale e definitiva è giunta con l’approvazione in Commissione Bilancio della Camera dell’emendamento che elimina le modifiche proposte dal governo appena insediato. Fortunatamente, per chi gestisce un’attività e si trova quotidianamente ad avere a che fare con transazioni frequenti, c’è la possibilità di ricorrere a soluzioni vantaggiose e configurate in modo da rispondere a esigenze specifiche.
Nessuna novità: senza POS, rimangono le multe
Le promesse formulate in campagna elettorale e il tentativo di innalzare la soglia di spesa (prima a 60 euro, poi a 40 euro) sotto la quale poter rifiutare le transazioni digitali, hanno portato a un nulla di fatto. I clienti sono dunque in grado di continuare liberamente a scegliere la modalità che preferiscono per saldare il conto, anche per un caffè al bar o per la corsa in taxi.
I sostenitori del cambiamento che non si è attuato, così come una parte degli addetti ai lavori e dell’opinione pubblica, non fanno nulla per nascondere il malcontento per come si è conclusa la vicenda, almeno per il momento. Per rendersene conto è sufficiente sfogliare le bacheche dei social network, inondate da ogni tipo di post accompagnato dall’hashtag #POS.
Ricordiamo che, grazie alla legge 157/2019, gli esercenti già oggi possono richiedere il credito d’imposta del 30% o 100% sui costi di commissione sostenuti per l’utilizzo dei pagamenti elettronici.
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