Dopo aver fallito con la cancellazione dell’obbligo POS per i pagamenti sotto i 60 euro, il Governo Meloni sta cercando di accelerare per l’azzeramento commissioni POS.
In base a quanto previsto nell’art. 1 commi 386 e 387 della Legge di Bilancio, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Manovra dovrà essere adottato da parte del ministro dell’Economia un decreto.
Tale decreto è volta all’istituzione di un tavolo permanente tra le categorie che sono interessate alle transazioni tramite carte di credito e debito.
Con questo tavolo si intende valutare diverse soluzioni per mitigare l’incidenza dei costi delle transazioni tramite POS fino a 30 euro a carico degli esercenti, liberi professionisti e imprese con ricavi pari e inferiori a 400.000 euro.
Possibile azzeramento commissioni POS
Se la trattativa dovesse fallire, a partire da aprile 2022 scatta il contributo straordinario da parte dei prestatori dei servizi di pagamento e dei vari circuiti pari al 50% degli utili che derivano dalle commissioni e da altri proventi per transazioni inferiori a 30 euro.
Questo contributo potrebbe rilevarsi come un fondo taglia-costi per esercenti, imprese e liberi professionisti.
Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, ha avviato in dialogo con i vari operatori per l’azzeramento commissioni POS sui pagamenti inferiori a 10 euro e con riduzione flessibile per quelli sotto i 30 euro.
Siamo, comunque, nel campo delle ipotesi, perché molto potrebbe cambiare nelle prossime settimane.
Nell’attesa, meglio avvalersi di un terminale a canone zero e percentuale di commissioni molto bassa.
Stiamo parlando del POS Easy a commissioni di Axerve, da richiedere in questa pagina. La percentuale di commissione è del 1% su tutte le transazioni, senza costi aggiuntivi.
Il dispositivo, che costa 100 euro + IVA, è uno Smart POS Android dalle dimensioni 17,5 x 8,2 x 6,2 cm, con connettività Wi-Fi + 4G (SIM inclusa) e stampa dello scontrino.