New York (USA) – Rischiano grosso gli otto amici che, pochi giorni prima del lancio della pellicola nella sale, erano già riusciti ad ottenere una copia pirata dell’ultimo film della saga di Guerre Stellari. E’ successo negli USA, dove la normativa è estremamente severa sulla copia di film “inediti”.
A rendere le cose ancora più pesanti il fatto che uno di loro abbia utilizzato la propria copia per rendere disponibile il film in Internet, una situazione che pesa non solo su chi ha materialmente caricato la copia online ma anche sugli altri, perché hanno permesso che lo facesse . Ed è questo l’aspetto più grave della questione: immettere in rete un film prima dell’uscita nelle sale è considerato un crimine federale .
Tutti gli otto hanno ammesso le loro responsabilità sperando in una riduzione della pena: rischiano fino ad un anno di carcere e una multa di 100mila dollari. Ma si saprà solo il 12 aprile, data prevista per la sentenza.
Ed è per certi versi curioso che ad applaudire al procedimento contro il gruppetto di fan di Guerre Stellari siano i responsabili dell’associazione degli studios hollywoodiani MPAA , che si sono dichiarati felici che “i ladri di Star Wars facciano i conti con la giustizia”. Curioso, se si pensa che proprio nei giorni scorsi MPAA aveva ammesso di aver illegalmente copiato un film affidatole da un regista statunitense. Un fatto che non dovrebbe avere alcuna conseguenza legale in quanto il regista non sembra intenzionato a denunciare gli studios per pirateria.
La vicenda degli otto, come ricorderanno i lettori di Punto Informatico, era emersa lo scorso settembre, quando l’ FBI aveva individuato il gruppetto sostenendo che aveva ottenuto la copia del film “Star Wars: Revenge of the Sith” sottraendola ad uno studio di post-produzione.
Difficile dire se gli otto hanno fatto danni: il film di George Lucas di cui possedevano una copia, infatti, ha incassato qualcosa come 849 milioni di dollari in tutto il mondo, al netto di DVD, videogiochi o merchandise.