Sembra un film già visto quanto accaduto questa mattina in parecchi Uffici Postali di tutta Italia: operazioni bloccate secondo quanto riportato dagli utenti, a causa di un non meglio precisato problema informatico. La CISL punta il dito sull’infrastruttura messa in piedi da Poste Italiane, ma la questione non è ancora stata chiarita dai diretti interessati .
Nonostante infatti arrivino da mezzo Stivale segnalazioni di disservizi , nessun comunicato è stato emesso ufficialmente per spiegare l’accaduto. Alcune fonti parlano di “guasto a livello nazionale”, ma non ci sono indicazioni precise su quali possano essere le cause o i tempi di risoluzione del problema. Pertanto, le associazioni dei consumatori si sono già mosse per chiedere di posticipare le scadenze di metà mese, a loro dire non rispettate per cause indipendenti dalla volontà dei cittadini.
Molto duro in un comunicato Mario Petitto, segretario generale della categoria per CISL-Poste: “Per l’ennesima volta tutti gli uffici postali d’Italia sono in tilt per il blocco del sistema operativo informatico (…) Come sempre in queste occasioni la tensione negli uffici postali è alta ed a farne le spese sono gli incolpevoli lavoratori che non riescono a far fronte alle proteste dei cittadini. Ormai le nostre denunce si sprecano ed il silenzio perdurante del management di Poste diventa sospetto. Ci appelliamo pubblicamente al ministro vigilante se non ritiene di fare luce sui perenni disservizi di una azienda pubblica che eroga servizi pubblici e ci chiediamo come mai la magistratura non sia ancora intervenuta a cercare di capire dove siano le eventuali responsabilità della continua interruzione di pubblico servizio”.
La polemica , d’altra parte, si trascina da mesi. Già a metà dello scorso anno Poste Italiane affrontò alcune difficoltà tecniche che causarono diversi grattacapi nell’erogazione del servizio. Difficoltà che evidentemente si trascinano, se non nella causa nelle modalità, e che oggi paiono infiammare gli animi come 10 mesi or sono.
Luca Annunziata