Poste Italiane ha annunciato in sordina di aver avviato la trasformazione dei propria servizi di telefonia in quelli di un cosiddetto Full-MVNO: un operatore virtuale completo , che si appoggia alla rete di un operatore tradizionale solo per la connessione all’infrastruttura ma che si occupa personalmente di garantire la fatturazione e tutti i servizi, è un deciso passo in avanti rispetto all’approccio fin qui tenuto da PosteMobile. Il passo è legato all’aspirazione di Poste Italiane di diventare un importante player nel mercato dei pagamenti elettronici.
Trasformandosi in Full-MVNO, infatti, Poste Italiane acquisisce la possibilità ed è obbligata ad emettere le proprie SIM card invece che richiederle all’operatore tradizionale (MNO) con cui stringe l’accordo di accesso alla rete. In questo modo si accorcia la filiera e si semplifica la gestione dei numeri di telefono in carico all’operatore: ma, soprattutto, diventa possibile implementare tutta una serie di servizi accessori quali quelli annunciati ora da PosteMobile: in particolare, tutte le SIM commercializzate d’ora in avanti incorporeranno quanto serve per abilitare i pagamenti tramite tecnologia NFC .
Nel contempo, anche se Poste Italiane non lo specifica nel proprio comunicato, si sta completando anche un essenziale transizione tecnologica dietro le quinte: nel dotarsi di tutta l’infrastruttura necessaria a gestire il ruolo di Full-MVNO, Poste Mobile ha anche deciso di abbandonare il suo tradizionale partner tecnologico Vodafone e di passare su rete Wind . Tutte le SIM che saranno emesse da oggi in avanti, e la cui distribuzione è iniziata in via sperimentale in alcuni uffici postali , si appoggeranno alla rete del nuovo operatore: tutti i altri clienti PosteMobile saranno chiamati nei prossimi mesi a un cambio di SIM, resosi necessario per farli transitare dal vecchio regime al nuovo. ( L.A. )