Chi fosse passato sul sito di Banca d’Italia dopo l’ articolo di Cassandra avrà notato che la pagina 404 è stata corredata di una gentile spiegazione dell’accaduto che riportiamo qui per completezza, prendendo atto con piacere che c’è stata la volontà di prendere in considerazione una critica. Grazie di questo.
Vale la pena di commentarla:
“Il nuovo sito della Banca d’Italia è on line dal 17 dicembre 2014 con un’architettura informativa completamente rinnovata. Gli indirizzi (URL) delle pagine del sito salvate precedentemente nei segnalibri personali dei web browser non sono pertanto più validi.
I contenuti di interesse potranno comunque essere raggiunti utilizzando il motore di ricerca del sito dell’Istituto.
Al termine delle attività, ancora in corso, di indicizzazione da parte dei motori di ricerca esterni e di aggiornamento di alcuni link presenti nei documenti PDF del sito, il reperimento dei contenuti pubblicati risulterà più agevole.
Eventuali segnalazioni potranno essere indirizzate alla seguente mail: webmaster@bancaditalia.it
Ci scusiamo per il temporaneo disagio e auguriamo una buona navigazione.”
1) nel messaggio non si dà atto che il sito ha un problema tecnico di progettazione, e neppure che si intende intraprendere un’attività per correggerlo.
2) il fatto che dopo 4 giorni (domenica 21 Dicembre 2014 ore 20:30), i pochi link reindicizzabili non siano stati ancora reindicizzati significa che nessuno si è preso la briga di segnalare a Google, con l’apposito form, questa necessità. Si tratta di un’attività che richiede pochi secondi per chi conosca le basi del web, e che non è evidentemente stata compiuta, affidandosi invece alla “buona volontà” di Google.
3) Il fatto che i link dei documenti PDF prodotti dall’ente vadano aggiornati è probabilmente un’operazione lunga e più costosa che realizzare una corretta serie di redirect sul sito stesso. In ogni caso una data di realizzazione degli aggiornamenti sarebbe doverosa a non viene fornita.
4) Nessuno di questi interventi rimedierà mai lo strappo nella Rete causato dalla incompleta ristrutturazione di un sito istituzionale.
Infatti, per fare un esempio, ricercando:
si trova e si troverà in futuro il link spezzato al documento n.533 del sito di Banca d’Italia.
“Un modello di microsimulazione delle dinamiche demografiche e del comportamento economico delle famiglie italiane”
E non per fortuna ma logicamente, nei risultati della ricerca, poche righe sotto si trovano i link validi dell’Università di Bologna e di quella di Modena, che essendo enti produttori di cultura e quindi naturalmente rispettosi di essa, si sono ben guardati dall’intraprendere iniziative che portassero alle stesse conseguenze.
Le scuse sono ovviamente gradite ma praticamente irrilevanti: il messaggio manca purtroppo dell’unica informazione che avrebbe dovuto contenere, e cioè la promessa di correggere, in tempi certi e possibilmente brevi, il non irreparabile errore compiuto. Si tratta solo dell’omissione di una semplice attività tecnica.
Fornisce però un indirizzo presumibilmente presidiato, a cui i 24 implacabili lettori, nonché contribuenti, che hanno pagato questa ristrutturazione e che avessero qualcosa da dire, potrebbero far pervenire le loro opinioni: webmaster@bancaditalia.it
Il cittadino Cassandra apprezzerebbe invece molto un nuovo messaggio 404 che contenesse la promessa di una rapida soluzione tecnica, ed entro data certa, di questo spiacevolissimo problema.
Marco Calamari
Lo Slog (Static Blog) di Marco Calamari
L’archivio di Cassandra/ Scuola formazione e pensiero