Powerline in due milioni di case

Powerline in due milioni di case

Accadrà in Texas e sarà una delle più estese applicazioni di broad band su rete elettrica: dietro al provider che si occuperà dell'implementazione si nascondono anche finanziamenti di Google
Accadrà in Texas e sarà una delle più estese applicazioni di broad band su rete elettrica: dietro al provider che si occuperà dell'implementazione si nascondono anche finanziamenti di Google


Texas (USA) – Dieci anni di chiacchiere sul “broadband over power line” ( BPL ) non possono che dissolversi di fronte al mega-progetto che verrà realizzato in Texas. Un piano che vedrà almeno due milioni di edifici coperti da un servizio di fornitura elettrica e ADSL. Il tutto sfruttando la rete di TXU Electric Delivery , la più grande compagnia elettrica del Texas, e il know how, nonché i brevetti, del service provider Current Communications ( CC ).

Current Communications ha già implementato una rete simile, sebbene in scala minore, a Cincinnati dove almeno 50 mila utenti utilizzano il servizio BPL. I lavori di adeguamento tecnico in Texas inizieranno nel 2006. La data di completamento non è stata resa nota, ma secondo CC gli utenti texani potranno disporre di un servizio completo con un pacchetto “triple play”, ovvero accesso al Web, telefonia IP e televisione IP.

“Questo accordo apre una nuova frontiera per Current Communications e per la stessa tecnologia BPL. Potremo dimostrare i vantaggi economici di una soluzione multi-servizio che sfrutta un unico grande network”, ha dichiarato William Berkman, presidente e fondatore di CC. “TXU, inoltre, potrà monitorare costantemente la salute della sua rete e rilevare in remoto consumi ed eventuali problemi. Sotto il profilo finanziario, invece, potrà trarre vantaggio dall’eventuale coinvolgimento di altri provider. Quest’ultimi “noleggiando” l’infrastruttura avranno un canale di vendita privilegiato”.

Molti analisti, comunque, sembrano essere ancora piuttosto scettici sulla possibile adozione di soluzioni BPL in larga scala. In passato sono stati riscontrati problemi di interferenza con le frequenze radio di emergenza e con quelle utilizzate dai radioamatori. Inoltre gli alti costi di implementazione e le risicate performance hanno affossato tutti i progetti più importanti. Nel 2002, ad esempio, il colosso energetico tedesco RWE decise di abbandonare un programma analogo denominato “Powerline” per difficoltà di sviluppo e per l’instabilità dei modem elettrici realizzati dall’azienda russa Energomegasbit.

La tecnologia BPL, però, negli Stati Uniti è considerata matura, tanto più che ormai non si contano i progetti realizzativi sul territorio. Duke Power e Progress Energy in North Carolina, Con-Edison a New York, hanno già avviato una fase di test in collaborazione con l’ISP EarthLink . All’inizio dell’anno Google, il Gruppo media Hearst e numerose banche, tramite Goldman Sachs , hanno deciso di investire sulla stessa Current.

Google potrebbe aver visto giusto. Alcuni operatori del settore sostengono che la BPL sarà l’unica valida alternativa alla fibra e all’ADSL. I costi di investimento rimangono alti, ma se l’offerta “triple play” dovesse riscuotere consenso gli introiti potrebbero essere sufficienti per rientrare delle spese. Google con servizio ISP su rete elettrica? Forse, davvero. In Italia, intanto, si aspetta

Dario d’Elia

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Pubblicato il
21 dic 2005
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