I ricercatori della University of Washington hanno presentato PoWiFi , una fonte di alimentazione a mezzo WiFi che si prefissa l’obiettivo di fornire energia elettrica “al prossimo miliardo di dispositivi” compatibili con la onnipresente tecnologie di comunicazione senza fili.
I ricercatori USA dicono di aver realizzato il “primo” sistema in grado di trasferire corrente tramite i chipset WiFi già esistenti, un prototipo di design che è stato testato con successo fino a una distanza di più di metri – in laboratorio come in ambienti domestici tradizionali.
La tecnologia PoWiFi è in grado di sfruttare, come fonte di alimentazione, la corrente (sino a 1 watt, secondo gli standard FCC) che i router WiFi inviano assieme ai dati nelle comunicazioni wireless, limitandosi in sostanza a “catturarla” e trasformarla in corrente diretta.
Nel dimostrare le capacità di PoWiFi , i ricercatori hanno collegato un supercondensatore a una piccola fotocamera in stile IoT (Internet delle Cose) a distanza di 5 metri dal router WiFi: ogni 35 minuti, il supercondensatore è stato in grado di raccogliere sufficiente energia elettrica da permettere alla fotocamera di scattare una foto. Altro test sul campo, poi, è stata la ricarica del 41 per cento della batteria di un gadget per il fitness in due ore e mezza.
I ricercatori sottolineano le possibilità insite nello sfruttamento della “enorme infrastruttura WiFi” che alimenta i bisogni di comunicazione wireless di privati e aziende in tutto il mondo, una infrastruttura che può essere riutilizzata come sistema di alimentazione in quegli stessi ambienti oggi serviti dai router WiFi.
L’utilizzo dei segnali wireless come tecnologia di alimentazione elettrica non è una novità assoluta , in ogni caso, e PoWifi ha lo svantaggio non secondario non avere una capacità di trasmissione sufficiente (5 watt) ad alimentare i tipici caricabatteria per cellulari.
Alfonso Maruccia