Washington (USA) – Prefissi d’area per i cellulari. Questa è la risposta che negli States potrebbe affermarsi contro quello che gli operatori di telefonia mobile considerano un grave problema: la carenza di nuovi numeri “tradizionali”.
La Commissione federale sulle comunicazioni , che nel 1996 aveva messo al bando i prefissi di pager e telefonini ritenendoli svantaggiosi per gli operatori in quanto costringono a comporre numeri di dieci cifre anziché sette, sta ora valutando l’ipotesi di reintrodurli.
A chiederlo sono alcuni stati, tra i quali California, Ohio e Massachussets, che cercano un modo per risolvere il problema della carenza di numeri e hanno predisposto alcune proposte che prevedono la scelta di codici d’area “caso per caso”. Tra le proposte anche quella di utilizzare prefissi diversi a seconda della tecnologia utilizzata per la comunicazione: telefoni mobili, pager, fax e altri device.
“Consentire agli stati una tale flessibilità – spiega la Commissione – è cruciale per risolvere la questione della numerazione”. Un voto della Commissione è già passato per introdurre i prefissi d’area.
Non è d’accordo, però, l’industria dei cellulari. In particolare la Cellular Telecommunications and Internet Association, associazione di lobbying del settore, ha spiegato che “l’industria wireless è consapevole della necessità di nuovi numeri. Ma se da un lato introduciamo nuovi servizi e più scelta per l’utente, dall’altro non possiamo punirlo con richieste onerose e discriminatorie come un numero a 10 cifre”.