La Association for Computing Machinery (ACM) ha assegnato il Premio Turing 2016 a colui che è riconosciuto come il padre del World Wide Web , Sir Tim Berners-Lee.
Il premio , in onore al matematico britannico Alan Turing , prevede lo stanziamento di un’ingente somma di denaro (arrivato quest’anno a un milione di dollari), finanziato tra l’altro da Intel e Google e gestito dalla Association for Computing Machinery .
Sir Berners-Lee è ora docente presso il Massachusetts Institute of Technology e all’Università di Oxford, è fondatore del W3C e della World Wide Web Foundation ed è stato nominato dall’ACM per l’invenzione del WWW, del primo web browser e dei protocolli e algoritmi fondamentali del Web.
“Il primo sito del World Wide Web è andato online nel 1991 – racconta il Presidente ACM Vicki L. Hanson – e per quanto non sia passato poi molto tempo da allora è praticamente impossibile ora immaginare un mondo prima dell’invenzione di Sir Tim Berners-Lee”.
A 28 anni dalla nascita dell’Internet ipertestuale in quel del CERN e a 13 dalla sua nomina a Cavaliere dell’Ordine dell’Impero Britannico, Berners-Lee continua a guardare con sguardo protettivo a quello che si può definire una sua creatura: paladino dell’importanza della net neutrality, proprio poche settimane fa era per esempio tornato a lanciare un monito riguardo ai pericoli della progressiva commercializzazione della Rete. “Questi 28 anni trascorsi dall’invenzione del web hanno generato un mix di gioie, sfide e opportunità – ha dichiarato Berners-Lee – e continuo ad impegnarmi per assicurare che il web garantisca dei benefici a tutti, in ogni parte del mondo”.
Claudio Tamburrino