Roma – Si è svolto a Gerusalemme il blitz con cui la polizia israeliana in un’operazione coordinata dall’FBI americana ha arrestato un giovane 24enne di quel paese accusato di essere abusivamente penetrato in numerosi server americani.
David Sternberg, la cui carriera di cracker è finita probabilmente proprio con l’arresto avvenuto vicino ad Haifa dove stava guidando un’auto rubata, è stato capace secondo l’FBI di entrare nei computer di una società americana e catturare le informazioni personali e i numeri di carta di credito di 80mila clienti.
Con la consueta e difficilmente digeribile “riservatezza”, gli inquirenti non hanno voluto fare il nome dell’azienda statunitense i cui server erano stati “bucati” in modo così clamoroso. Tutto quello che si sa è che questa azienda è un celebre e-shop che vende CD e DVD.
La caccia a Sternberg in Israele è partita nel 2000, quando l’FBI ha contattato la polizia locale per chiedere una collaborazione nell’individuazione del cracker. Nel 2001 sono cominciate le ricerche sul territorio che hanno ora condotto all’arresto del giovane israeliano.
Qualcuno ritiene che il cracker possa essere quello di CreditCards.com mentre altri ricordano il caso del cracker Maxim, capace di sottrarre 300mila carte di credito proprio ad un e-shop.