L’intelligenza artificiale è una trend inarrestabile che sta trasformando molti processi lavorativi a un ritmo sempre più veloce. Secondo le previsioni, il mercato globale dell’AI raggiungerà l’incredibile cifra di 190,61 miliardi di dollari entro il 2025, con un tasso di crescita annuale composto del 36,62%. Quali sono i principali trend dell’IA da tenere d’occhio nel 2024?
- L’AI che cambia il mondo: le 13 tendenze da seguire nel 2024
- 1. L’IA generativa: una rivoluzione in atto
- 2. Lavoro potenziato, BYOAI e Shadow AI
- 3. AI open source
- 4. L’assicurazione contro le allucinazioni dell’IA
- 5. La codifica dell’IA
- 6. AI TRiSM
- 7. Personalizzazione e app intelligenti
- 8. L’IA quantistica
- 9. La legislazione sull’IA
- 10. L’etica dell’IA
- 11. Opportunità di lavoro nel campo dell’IA
- 12. Ricerca online potenziata dall’intelligenza artificiale
- 13. L’IA e l’assistenza clienti
L’AI che cambia il mondo: le 13 tendenze da seguire nel 2024
Ecco le 13 tendenze che rivoluzioneranno il 2024. Dall’AI generativa al fenomeno BYOAI (acronimo di Bring Your Own Artificial Intelligence) e alla regolamentazione sull’intelligenza artificiale, ecco come l’AI sta plasmando il mondo che ci circonda.
1. L’IA generativa: una rivoluzione in atto
L’IA generativa (GenAI) è un tipo di intelligenza artificiale che crea nuovi contenuti creativi, come testi, codici, script, brani musicali, e-mail, lettere, ecc. I modelli GenAI si basano su enormi quantità di dati e ne apprendono le regole e le strutture per generare nuovi output.
L’IA generativa non sostituisce chi scrive per professione e i grafici (DALL-E non riesce ancora ad azzeccare le parole nelle immagini che genera), però, li aiuta a lavorare più in fretta, modificando, accorciando, allungando o semplificando i testi e le immagini e verificando i fatti e la grammatica.
L’intelligenza artificiale generativa accelera il lavoro in qualsiasi settore e attività. Offre la possibilità di automatizzare i compiti, incrementare la produttività, abbassare i costi e creare nuove opportunità di crescita.
Gartner prevede che entro il 2026 l’utilizzo dell’IA generativa salirà alle stelle, con più dell’80% delle imprese che userà API, modelli e applicazioni di IA generativa nelle proprie attività, rispetto a meno del 5% attuale.
2. Lavoro potenziato, BYOAI e Shadow AI
BYOAI (acronimo di Bring Your Own Artificial Intelligence) è una nuova tendenza sul posto di lavoro in cui i dipendenti portano al lavoro i propri strumenti e applicazioni IA. La disponibilità crescente di strumenti di intelligenza artificiale a basso costo e facili da usare e la richiesta sempre più forte di competenze AI in ambito professionale sono le cause di questo trend. Secondo Forrester, il 60% dei lavoratori userà la propria IA per svolgere le proprie mansioni.
Il BYOAI ha chiaramente molti vantaggi, tra cui una maggiore produttività e innovazione, una migliore soddisfazione dei dipendenti e una riduzione dei costi. Però potrebbe anche sfuggire al controllo.
La Shadow AI, nota anche come Shadow IT per l’AI, si riferisce all’uso di applicazioni e strumenti di intelligenza artificiale all’interno di un’organizzazione senza la conoscenza o la supervisione esplicita del reparto IT. Questo comporta diversi rischi, come ad esempio:
- Violazione della privacy e della sicurezza dei dati: Gli strumenti di intelligenza artificiale non autorizzati possono non avere le stesse protezioni di quelli ufficiali, quindi le informazioni sensibili possono essere rubate o perse.
- Violazioni della conformità: Allo stesso modo, questi strumenti potrebbero non rispettare importanti normative, con conseguenti problemi legali.
3. AI open source
Il boom dell’AI generativa del 2023 è stato guidato soprattutto dai modelli proprietari di OpenAI. Tuttavia, molte organizzazioni stanno ora adottando modelli open-source, che sono più trasparenti, flessibili, personalizzabili ed economici di quelli proprietari.
Anche se questo non significa che i modelli proprietari scompariranno presto, il futuro lascia più spazio alle soluzioni open-source. Sempre secondo Forrester, l’85% delle aziende usa modelli di intelligenza artificiale open-source nei propri comparti tecnologici.
4. L’assicurazione contro le allucinazioni dell’IA
L’IA generativa è capace di creare nuovi contenuti, tuttavia può anche produrre contenuti falsi o scorretti, che sembrano veri, le cosiddette allucinazioni. Questo può causare problemi in ambiti critici come la medicina o il diritto. Per questo motivo, il mercato delle assicurazioni contro questo rischio è in crescita e, secondo Forrester, nel 2024 molte agenzie lanceranno una polizza apposita. L’assicurazione contro le allucinazioni dell’IA sarà quindi una fonte di profitto nel prossimo futuro.
5. La codifica dell’IA
Secondo Gartner, entro il 2028, tre su quattro ingegneri software aziendali useranno assistenti AI per scrivere codice. All’inizio del 2023, meno di un ingegnere software su dieci usava questi assistenti. Qual è la ragione di questa tendenza? L’intelligenza artificiale aiuta gli sviluppatori in vari modi, come ad esempio:
- Automazione di attività ripetitive (generazione di codice, formattazione della documentazione, test delle applicazioni),
- Ottimizzazione dei processi creativi,
- Miglioramento della qualità del codice,
- Supporto alla risoluzione dei problemi. Con l’AI che migliora così tanto il processo di sviluppo, si dovrebbe pensare che tutti intorno a voi abbiano già iniziato a usare gli strumenti di AI per aumentare la loro produttività e il time to market.
L’uso degli strumenti di codifica dell’AI diventerà una pratica standard. Coloro che non li adottano in tempo resteranno presto indietro rispetto alla concorrenza.
6. AI TRiSM
AI TRiSM è l’acronimo di Artificial Intelligence Trust, Risk, and Security Management. Si tratta di un framework che aiuta le organizzazioni a gestire i rischi legati allo sviluppo e all’implementazione di modelli di intelligenza artificiale.
AI TRiSM affronta cinque aree chiave:
- Comprensibilità: AI TRiSM aiuta le organizzazioni a capire come i loro modelli di IA prendono le decisioni e a identificare potenziali bias.
- ModelOps: i modelli di IA devono essere gestiti e mantenuti come qualsiasi altro sistema software. AI TRiSM fornisce strumenti e processi per automatizzare e monitorare il ciclo di vita dei modelli di IA.
- Rilevamento delle anomalie dei dati: I modelli di IA vengono addestrati sui dati; se i dati non sono corretti, anche i risultati non saranno soddisfacenti. AI TRiSM aiuta le organizzazioni a identificare e risolvere le anomalie dei dati che potrebbero portare a errori nei modelli di IA.
- Resistenza agli attacchi avversari: AI TRiSM fornisce strumenti e tecniche per difendersi dagli attacchi avversari.
- Protezione dei dati: I modelli di IA spesso contengono dati personali sensibili. AI TRiSM aiuta le organizzazioni a rispettare le normative sulla privacy dei dati e a proteggere la privacy delle persone.
Secondo gli studi di Gartner, entro il 2026 le aziende che utilizzeranno AI TRiSM per gestire i loro sistemi di IA prenderanno decisioni migliori eliminando l’80% dei dati imprecisi o falsi.
7. Personalizzazione e app intelligenti
Non è una sorpresa: l’IA sta cambiando il modo in cui usiamo la tecnologia, e questo si vede soprattutto nel campo della personalizzazione. Secondo il rapporto di Gartner, entro il 2026 un terzo di tutte le nuove app userà l’IA per creare interfacce utente personalizzate e adattive. Si tratta di un aumento notevole rispetto ai numeri di oggi, dove solo il 5% circa delle app usa l’IA in questo modo.
Qual è il motivo di questa tendenza? Grazie agli algoritmi IA che analizzano i dati e le preferenze degli utenti, le app intelligenti possono adattare i contenuti, i consigli e le esperienze in base a ogni singolo utente.
La personalizzazione basata sull’IA ha un impatto enorme sul coinvolgimento degli utenti e sui tassi di conversione. Ad esempio, uno studio di McKinsey ha scoperto che le aziende che sono brave nella personalizzazione generano il 40% in più di ricavi da queste attività rispetto alla media. Questo perché i suggerimenti personalizzati sono più vicine agli interessi dell’utente, rendendolo più propenso a cliccare e ad acquistare un prodotto.
8. L’IA quantistica
La combinazione tra informatica quantistica e IA, nota come IA quantistica, è un campo emergente che apre molte possibilità. Si stima che il mercato globale dell’IA quantistica raggiungerà 1,8 miliardi di dollari entro il 2030, con una crescita del 34,1%.
I computer quantistici possono fornire la potenza di calcolo necessaria per addestrare ed eseguire modelli di IA complessi, mentre gli algoritmi di IA possono ottimizzare e utilizzare le risorse quantistiche in modo efficiente.
Questa relazione sinergica ha il potenziale per rivoluzionare settori quali:
- Modellazione finanziaria e valutazione del rischio: L’IA quantistica può analizzare grandi quantità di dati finanziari per identificare modelli e prevedere i movimenti del mercato, migliorando la gestione del rischio e le strategie di investimento.
- Scoperta e sviluppo di farmaci: Con gli algoritmi quantistici, gli scienziati potranno ottimizzare la progettazione dei farmaci e simulare le interazioni molecolari per accelerare la scoperta di terapie nuove ed efficaci.
- Intelligenza artificiale generale (AGI): L’intelligenza artificiale quantistica potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel raggiungimento dell’ancora ipotetica intelligenza artificiale generale (AGI), la capacità delle macchine di eseguire qualsiasi compito intellettuale che un essere umano può svolgere.
9. La legislazione sull’IA
Man mano che l’intelligenza artificiale diventa sempre più sofisticata e integrata nelle nostre vite, cresce l’esigenza di una legislazione che ne regoli lo sviluppo e l’utilizzo. L’IA può essere utilizzata per un’ampia gamma di scopi positivi e negativi ed è importante disporre di leggi che ne garantiscano un uso responsabile ed etico.
L’Unione europea è all’avanguardia nella legislazione sull’IA e la Commissione europea ha proposto una legge sull’intelligenza artificiale già nel 2021. Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sul regolamento sull’IA, che ha lo scopo di garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti e dei valori dell’UE da parte dei sistemi di IA, e di promuovere gli investimenti e l’innovazione nel settore. L’accordo prevede:
- Regole per i modelli di IA generali e ad alto rischio,
- Un sistema di governance con poteri di esecuzione a livello dell’UE,
- Più divieti, ma con una deroga per l’identificazione biometrica remota da parte delle forze dell’ordine,
- Una valutazione d’impatto sui diritti fondamentali per gli operatori di sistemi di IA ad alto rischio.
A novembre 2023, a Bletchley Park, Milton Keynes, Regno Unito, si è tenuto il primo vertice globale sull’intelligenza artificiale: l’AI Safety Summit per discutere dei rischi dell’intelligenza artificiale (IA), in particolare delle tecnologie più recenti e avanzate.
10. L’etica dell’IA
L’etica dell’IA è il campo che studia le questioni morali legate all’uso dell’intelligenza artificiale. Tra i temi principali, ci sono:
Pregiudizio ed equità
L’IA può riprodurre e accentuare le discriminazioni presenti nella società. Questo può comportare conseguenze negative per alcune categorie di persone.
Un esempio di pregiudizio razziale nell’IA è stato rilevato da una ricerca condotta da accademici di colore: il software di riconoscimento facciale ha sbagliato a identificare le donne nere nel 35% dei casi, mentre ha commesso pochissimi errori con gli uomini bianchi.
Trasparenza e comprensibilità
Il funzionamento dell’IA può essere oscuro, anche per chi la progetta. Questo può rendere difficile fidarsi delle decisioni dell’IA e attribuire responsabilità agli sviluppatori dell’IA.
Privacy
L’IA richiede e utilizza grandi quantità di dati personali, il che solleva problemi di privacy e di protezione dei dati.
Sicurezza e protezione
L’IA può essere usata in modo malevolo per causare danni, ad esempio creando armi autonome o diffondendo disinformazione.
11. Opportunità di lavoro nel campo dell’IA
L’intelligenza artificiale si sta diffondendo in vari settori, creando due tendenze lavorative:
- AI Product Manager: Si occupa di coordinare lo sviluppo e il lancio di prodotti basati sull’intelligenza artificiale, assicurandosi che rispondano alle esigenze del mercato e siano coerenti con gli obiettivi aziendali.
- Ingegnere AI (scienziato di ricerca AI, sviluppatore di business intelligence, ingegnere di computer vision, ingegnere di apprendimento automatico, ingegnere NLP, ecc.)
- Etico dell’IA: Si assicura che i sistemi di IA siano sviluppati e distribuiti in modo etico e responsabile, affrontando questioni di pregiudizio, equità, privacy e trasparenza.
- Gestore degli input e degli output dell’IA: Si occupa di gestire i dati in ingresso ai sistemi di IA e di interpretare l’output prodotto da questi sistemi.
- Sentiment Analyst: Si occupa di analizzare i feedback dei clienti, i commenti sui social media e altre forme di dati testuali per capire il sentiment e le opinioni del pubblico.
- Specialista normativo AI: Si mantiene aggiornato sull’evoluzione del quadro normativo relativo all’IA e garantisce la conformità delle aziende alle normative vigenti.
- Progettista di interazione uomo-macchina (HCI) AI: Si occupa di progettare interfacce utente per prodotti e applicazioni basati sull’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza dell’utente e garantire un’interazione intuitiva.
12. Ricerca online potenziata dall’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale sta migliorando la ricerca online, offrendoci esperienze personalizzate, contestuali e predittive:
- Gli algoritmi di intelligenza artificiale adattano i risultati alle preferenze degli utenti, in modo da ottenere informazioni più pertinenti e tempestive.
- La comprensione del contesto garantisce risultati accurati anche per le ricerche più complesse.
- La ricerca conversazionale, basata sull’elaborazione del linguaggio naturale, consente interazioni naturali con i motori di ricerca.
- La ricerca visuale consente agli utenti di effettuare ricerche utilizzando immagini o video.
L’impatto dell’intelligenza artificiale è evidente nella SEO e nella creazione di contenuti. Tuttavia, la sfida principale che le aziende devono affrontare è conquistare la fiducia dei clienti.
13. L’IA e l’assistenza clienti
L’IA suscita grande interesse tra i responsabili dell’assistenza clienti e prevedono di aumentare i loro investimenti in questo ambito nei prossimi anni. Infatti, il 69% dei responsabili dell’assistenza afferma che investirà di più nell’IA nell’anno successivo.
L’IA non sostituirà i dipendenti umani, ma li aiuterà a svolgere meglio il loro lavoro. Oltre tre quarti (78%) dei responsabili dell’assistenza prevedono che l’intelligenza artificiale cambierà le carriere dell’assistenza clienti nei prossimi cinque anni. L’IA può consentire alle aziende di risparmiare denaro e di aumentare l’efficienza, e può aiutare a offrire un’assistenza clienti migliore, guadagnando così un vantaggio competitivo.