A quanto pare, la pubblicità non crea troppo fastidio agli utenti di Prime Video, tanto da convincere Amazon a incrementare il numero e la frequenza delle interruzioni durante lo streaming. Dopotutto, perché no? Se nessuno si lamenta e in pochi la ritengono invasiva, il guadagno è assicurato.
Sempre più pubblicità, anche su Prime Video
Stando a quanto riferito alla redazione del Financial Times da Kelly Day (vicepresidente di Prime Video International), in concomitanza con l’evento Upfront andato in scena a Londra, nel corso del 2025 la piattaforma metterà più slot a disposizione degli inserzionisti. Si tratta di un’ennesima conferma ufficiale per quanto si vocifera ormai da tempo.
L’introduzione delle pubblicità su Prime Video in Italia risale al mese di aprile. Chi vuole evitare interruzioni durante lo streaming di film e serie TV può sottoscrivere un’opzione aggiuntiva, al momento proposta al prezzo mensile di 1,99 euro.
Stando a quanto affermato, la strategia di Amazon è piuttosto chiara. Inizialmente, gli spot sono stati lanciati in modo non invasivo, senza posizionarli durante la riproduzione dei contenuti, così da non compromettere la qualità dell’esperienza. Una sorta di test sul campo, insomma, utile per raccogliere i feedback necessari a pianificare le mosse successive. Ora, dopo aver notato un’accoglienza tutto sommato positiva (in pochi scelto di cancellare la loro sottoscrizione Prime per questo motivo), c’è la possibilità di incrementarne il volume e generare un profitto aggiuntivo.
Inserzioni interattive durante lo streaming
Restando in tema, è previsto l’arrivo di inserzioni interattive. Vale a dire che gli spettatori potranno aggiungere un prodotto al loro carrello direttamente dal telecomando, durante la visione, così come ottenere informazioni aggiuntive in merito a un brand o a un determinato articolo mostrato sullo schermo.
Come sempre accade in questi casi, il rollout delle novità potrebbe essere graduale e non interessare fin da subito tutti i territori.