Alla fine, è toccato anche all’Italia: nella giornata di ieri, martedì 9 aprile, le pubblicità sono arrivate su Prime Video. L’annuncio risale ai mesi scorsi, per un’iniziativa che a fine gennaio ha già interessato altri paesi. L’obiettivo di Amazon è quello di monetizzare ulteriormente l’attività della piattaforma, attraverso gli investimenti degli inserzionisti.
Streaming e pubblicità: tocca a Prime Video
Facendo partire lo streaming della stagione 4 di LOL, attualmente il contenuto più visto nel nostro paese, la riproduzione delle puntate è anticipata dagli spot (qui sotto lo screenshot). Ognuno ha una durata pari a 15 secondi, almeno nel caso di quelli che abbiamo incrociato. Nell’angolo in alto a sinistra dell’interfaccia è visualizzato un conto alla rovescia.
Un modo per eliminare le interruzioni c’è, ma richiede inevitabilmente di mettere mano al portafoglio. È quello che passa dalla sottoscrizione di un abbonamento extra da 1,99 euro al mese.
Come si può facilmente immaginare, si tratta di una novità che non tutti hanno accolto di buon grado, considerando di dover già far fronte a un esborso non indifferente per il rinnovo mensile o annuale della sottoscrizione Prime. Ciò nonostante, Amazon non tornerà indietro, determinata a cavalcare un trend che, nell’ultimo periodo, ha già visto protagoniste le altre piattaforme di streaming più note, da Netflix a Disney+.
Questo ci permette di continuare a investire in contenuti interessanti e continuare ad aumentare l’investimento per un lungo periodo di tempo, mantenendo così la qualità e la quantità dei contenuti in Prime Video. Il nostro obiettivo è proporre un numero significativamente inferiore di annunci pubblicitari rispetto alla TV tradizionale e ad altri fornitori di servizi TV in streaming.
L’Italia non è il solo paese in cui Prime Video ha accolto ieri le pubblicità: ci sono anche Francia e Spagna. Va precisato che I contenuti noleggiati o acquistati non includeranno annunci pubblicitari
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