Il celebre rivenditore americano di giocattoli Toys ‘R’ Us ha recentemente annunciato di essere il primo marchio ad aver realizzato un video promozionale utilizzando Sora, il modello AI text-to-video sviluppato da OpenAI.
Per realizzare questo ambizioso progetto, Toys ‘R’ Us ha collaborato con Native Foreign, un’azienda che ha avuto accesso anticipato a Sora, poiché il modello non ancora disponibile al pubblico, ma solo a un gruppo selezionato di alpha tester.
Il generatore video AI di OpenAI è in grado di trasformare le richieste in linguaggio naturale in video ad alta fedeltà della durata di 60 secondi, creando scene e personaggi realisticI a partire da semplici prompt testuali.
Il video promozionale: un tuffo nella storia di Toys ‘R’ Us
Il video promozionale, presentato all’edizione 2024 dei Cannes Lions, racconta la storia del concepimento di Toys ‘R’ Us attraverso gli occhi del suo fondatore, Charles Lazarus. La clip, quasi interamente generata dall’AI, mostra un giovane Charles che scopre la magia dell’azienda in una pittoresca cittadina americana degli anni Trenta. Il video culmina con l’animazione dell’iconica mascotte di Toys ‘R’ Us, Geoffrey la Giraffa, e il risveglio di Charles in un universo incantato pieno di giocattoli.
Realismo e accuratezza dei personaggi generati dall’IA
Nonostante Sora necessiti ancora di alcuni aggiustamenti per quanto riguarda il realismo, i personaggi del video promozionale sono sorprendentemente accurati dal punto di vista anatomico. A differenza di altri modelli AI che spesso faticano a riprodurre correttamente l’anatomia umana, Sora è in grado di creare personaggi realistici, evitando le distorsioni tipiche della cosiddetta “uncanny valley”.
Reazioni contrastanti sui social media
La decisione di Toys ‘R’ Us di usare l’intelligenza artificiale per creare il suo video promozionale ha generato opinioni contrastanti sui social media. Da una parte, c’è chi pensa che l’utilizzo dell’AI per produrre contenuti pubblicitari possa rappresentare una minaccia per la creatività e il lavoro degli operatori del settore.
Dall’altra, c’è anche chi vede l’AI come il futuro inevitabile della pubblicità e del marketing. Toys ‘R’ Us è stata criticata anche per la scelta di investire in un generatore di video AI piuttosto che in un vero e proprio cortometraggio con attori in carne e ossa. Questa decisione potrebbe essere frutto della difficile situazione finanziaria che l’azienda sta attraversando.
Negli ultimi anni, Toys ‘R’ Us ha affrontato diverse sfide, tra cui il fallimento nel 2017 e la chiusura dei negozi nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Australia nel 2018. Questi eventi sono stati attribuiti a diversi fattori, tra cui l’ingente debito dell’azienda, la mancanza di innovazione e la concorrenza di giganti della vendita al dettaglio come Walmart e Amazon.
Inoltre, il cambiamento delle abitudini dei consumatori, con i bambini sempre più interessati ai dispositivi digitali rispetto ai giocattoli tradizionali, potrebbe aver influito sulla sopravvivenza dell’azienda, che ora forse prova a rilanciarsi così… sarà la mossa giusta?