Il Dipartimento di Giustizia e la Federal Trade Commission degli Stati Uniti hanno comunicato che Amazon ha versato i 25 milioni di dollari della multa inflitta a fine maggio per aver violato la privacy dei minori. In base ai risultati dell’indagine, l’azienda di Seattle non ha consentito la cancellazione delle registrazioni vocali e i dati relativi alla geolocalizzazione.
Multa per violazione della privacy
Nella denuncia presentata il 31 maggio viene evidenziato che, da almeno cinque anni, Amazon ha violato le leggi FTC Act e COPPA perché conserva le registrazioni vocali degli utenti minorenni oltre la durata consentita. L’azienda di Seattle ha inoltre ingannato gli utenti, facendo credere che l’app Alexa permette di cancellare le registrazioni vocali, le trascrizioni e le informazioni sulla geolocalizzazione.
In realtà come accertato durante l’indagine, Amazon non ha cancellato questi dati nonostante la richiesta degli utenti. Si tratta quindi di una chiara violazione della privacy, essendo una pratica vietata dal Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA). L’azienda di Seattle aveva contestato il risultato dell’indagine, accettando però un accordo extragiudiziale con il pagamento di una multa di 25 milioni di dollari.
Amazon ha rispettato anche l’ingiunzione permanente cancellando i dati degli utenti minorenni inattivi da almeno 18 mesi, oltre ai dati relativi alla geolocalizzazione e le registrazioni vocali, se richiesto dai minorenni o dai loro genitori. L’azienda fornirà inoltre informazioni più chiare sulla raccolta dei dati e sulla possibilità di chiedere la loro cancellazione.