Il motore di ricerca attento alla privacy per eccellenza, DuckDuckGo, ha lanciato un’iniziativa chiamata Tracker Radar e rivolta a tutti coloro impegnati nello sviluppo di un browser. Si tratta essenzialmente di un elenco aggiornato di continuo (su base mensile) che raccoglie i domini ai quali si affidano coloro che effettuano il tracking degli utenti per monitorarne l’attività online con scopi di marketing o advertising: al momento sono 5.326 utilizzati da un totale pari a 1.727 aziende.
Tracker Radar è la nuova iniziativa di DuckDuckGo
La lista non solo include i tracker individuati, ma ne descrive caratteristiche e comportamento: proprietà, finalità, policy legate alla privacy ecc. Alcune software house hanno già scelto di abbracciare il progetto: tra queste c’è il team al lavoro su Vivaldi capitanato da Jon von Tetzchner (cofondatore di Opera).
Nonostante DuckDuckGo non possa certo competere con Google in termini di market share tra i motori di ricerca, la sua quota è in crescita (3,3 miliardi di query dall’inizio dell’anno), così come l’utilizzo degli strumenti messi a disposizione sotto forma di componenti aggiuntive per gli altri browser: il numero di download nel 2019 si è attestato a 20 milioni e oggi se ne registrano circa 100.000 ogni giorno stando a quanto rivelato dal CEO e fondatore Gabriel Weinberg. Nell’immagine qui sotto l’estensione per Chrome.
Anche DuckDuckGo genera profitti dall’advertising, mostrando pubblicità erogate dal circuito di Bing e Yahoo, non basandole però sulla cronologia di navigazione o sulle abitudini degli utenti, ma limitandosi ad analizzare la natura della ricerca effettuare. In questo modo non ha necessità di effettuare il tracciamento dell’attività online.