Mentre i primi occhiali intelligenti stanno per essere consegnati alla modica cifra di 1500 dollari, l’ambizioso progetto Glass è finito nel mirino delle autorità australiane per alcune spinose questioni legate alla privacy degli utenti agli antipodi. In una intervista rilasciata al quotidiano locale The Australian Financial Review , il garante federale Timothy Pilgrim ha espresso più di un dubbio sul nuovo gingillo high-tech di Google.
È per questo che lo stesso supervisore australiano ha convocato i responsabili della Grande G per un chiarimento sul potenziale impatto che le lenti per la realtà aumentata avrebbero sul diritto alla riservatezza di milioni di cittadini locali . Nella visione offerta da Pilgrim, la tecnologia indossabile di Mountain View potrebbe arrecare indubbi benefici, così come sollevare problematiche urgenti legate alla privacy.
Dalla tecnologia di riconoscimento facciale alle stesse potenzialità della realtà aumentata, gli occhialetti californiani potrebbero favorire le modalità più disparate di utilizzo personale, facendo lievitare le possibilità di abuso nella vita di tutti i giorni.
Le autorità australiane temono infatti che i Google Glass possano incoraggiare alla libera registrazione dei volti senza un esplicito consenso da parte degli ignari interessati . ( M.V. )