Si sta discutendo in modo accesso sul probabile abbassamento del limite POS, che il governo Meloni aveva inizialmente previsto a 60 euro.
Per chi non lo sapesse, si tratta della soglia entro la quale non è obbligatorio accettare pagamenti POS.
Quindi, commercianti e liberi professionisti possono rifiutare un pagamento con carta senza incorrere in una sanzione pecuniaria.
Questa nuova regola dovrebbe entrare in vigore (il condizionale è d’obbligo) a partire dal 1° gennaio 2023.
I consumatori italiani, ormai abituati a pagare con la carta anche un caffè, dal prossimo anno dovranno tirare fuori denaro contante.
Ma quali sono le ipotesi sul nuovo limite? All’inizio, il governo ero orientato verso la soglia dei 30 euro, alzata poi a 60 euro.
Adesso, dopo pressioni arrivati da più parti, si parla della soglia di 40 euro. La decisione finale arriverà sicuramente nelle settimane prima di Natale, visto che dovrebbe entrare in vigore dall’1 gennaio 2023.
Probabile abbassamento del limite POS: vantaggi e svantaggi
Quali sono i vantaggi del probabile abbassamento del limite POS? Per i commercianti sicuramente, che non saranno più costretti a pagare le commissioni su transazioni POS di piccolo importo, anche se ci sono soluzioni economiche in tal senso, come SumUP.
Gli svantaggi sono tutti a carico dei consumatori, che dal prossimo anno si vedranno costretti a portarsi sempre dietro il contante quando sanno di dover pagare qualcosa che costa meno di 40 euro.
Naturalmente alla fine dipende dai commercianti, che possono anche acconsentire al pagamento con carta di un caffè o di altre piccole spese.
Comunque, i pagamenti POS resteranno sempre attivi, quindi è opportuno richiedere il lettore a una fintech che applica una percentuale di commissione bassa.
Come dicevamo, una di queste è SumUP, con il suo lettore di Carte Air a costi fissi pari a 0 euro e una commissione del 1,95% su ogni transazione. Per richiederlo, accedere QUI.