Nell’attesa di conoscere l’esito della denuncia presentata da Blue Origin (l’esecuzione del contratto è stata sospesa fino al 1 novembre), la NASA guarda già oltre il 2024 e annuncia i nomi delle cinque aziende che dovranno presentare il progetto per i lander lunari da utilizzare per le missioni successive ad Artemis III.
Lander lunari: 146 milioni a cinque aziende
Il primo HLS (Human Landing System) sarà lo Starship di SpaceX (se Blue Origin non vincerà l’appello). Il veicolo spaziale porterà due astronauti sulla Luna nel 2024 (gli altri due rimarranno in orbita a bordo della navicella Orion). L’obiettivo della NASA è creare una base permanente sul satellite, quindi serviranno più lander lunari per i viaggi dal Gateway alla Luna.
In base alla roadmap attuale, la missione Artemis IV è prevista per marzo 2026 (le successive dovrebbero avere una cadenza annuale). La NASA ha concesso 15 mesi per la progettazione dei lander lunari e stanziato 146 milioni di dollari. Queste sono le cinque aziende con i rispettivi finanziamenti:
- Blue Origin (25,6 milioni)
- Dynetics (40,8 milioni)
- Lockheed Martin (35,2 milioni)
- Northrop Grumman (34,8 milion)
- SpaceX (9,4 milioni)
Le aziende selezionate dovranno sviluppare i concept/design dei lander lunari, considerando vari parametri, tra cui prestazioni, standard costruttivi, interfacce, sicurezza e alloggi per l’equipaggio. Sarà loro compito effettuare test approfonditi sui componenti critici per ridurre al minimo i rischi. Le soluzioni tecnologie verranno utilizzate come riferimento per le future missioni su Marte.