Dopo aver guadagnato la capacità di far girare le app Android nell’estate scorsa, Chrome OS dovrebbe presto introdurre una novità questa volta pensata per gli sviluppatori: il sistema Internet-dipendente di Mountain View – usato praticamente in via esclusiva sui Chromebook – sarà compatibile anche con le applicazioni Linux , sebbene in versione virtualizzata sotto forma di container indipendenti.
L’iniziativa è nota intermanete come Project Costini , ed è attesa al debutto con la distribuzione di Chrome OS v66 sincronizzata con la corrispondente versione del browser Chrome. Project Costini dovrebbe quindi far parte della versione stabile di Chrome OS a partire dal prossimo questo maggio.
Il periodo non è insolito, visto che nello stesso mese Google dovrebbe tenere la sua solita conferenza per sviluppatori nota come Google I/O. Proprio in occasione della conferenza di quest’anno la corporation dovrebbe annunciare ufficialmente la nuova funzionalità.
Come già fatto da Microsoft con Windows Subsystem for Linux (WSL), anche Google dimostra di voler lavorare per catturare l’attenzione degli sviluppatori attivi sulla piattaforma FOSS. Diversamente da Windows, però, Chrome OS non è affatto un sistema operativo che è possibile usare in totale libertà con o senza una connessione a Internet.
Nondimeno, con Project Costini Google intende giocare la carta economica che rende i Chromebook – utilizzo primario e quasi esclusivo di Chrome OS – i dispositivi di computing più economici in circolazione.
Alfonso Maruccia