Le indiscrezioni dei giorni passati si sono trasformate in realtà concreta e Google ha ora ufficialmente svelato Project Fi , il nuovo servizio di telefonia virtuale che Mountain View offre agli utenti. La corporation promette connettività wireless veloce, affidabile e soprattutto conveniente, sensibilmente meno costosa rispetto ai piani della concorrenza.
Il debutto di Google in versione MVNO (mobile virtual network operator) si basa prima di tutto sulla partnership con i carrier Sprint e T-Mobile, che forniscono l’infrastruttura di rete a Project Fi, ed è quindi dedicato in via esclusiva agli utenti americani.
Altra “esclusiva” è il supporto per il phablet Nexus 6, unico terminale compatibile con il nuovo servizio. A parte l’esborso non proprio minimo necessario all’acquisto del phablet di Motorola, i costi per l’accesso a Project Fi includono l’acquisto di un piano “Fi Basics”, dal costo di 20 dollari al mese con chiamate ed SMS illimitati, e un piano dati dal costo di 10 dollari per Gigabyte al mese.
Il piano dati, rispetto alla concorrenza, presenta caratteristiche uniche : all’utente viene richiesto di pagare solo la banda effettivamente utilizzata ed è prevista una compensazione in denaro direttamente sul conto per i dati non consumati. Il piano dati, come anticipato , è utilizzabile anche all’estero, in più di 120 paesi, anche se la velocità di connessione è limitata a 256Kbps (3G) e le chiamate fuori dal paese ospite costano 20 centesimi al minuto: il roaming zero accarezzato dall’Europa e che non riesce a mettere d’accordo gli operatori del Vecchio Continente potrebbe accelerare sotto la spinta delle proposte di Google, segnala il Commissario Oettinger.
. @google 's own mobile service Fi will have repercussions also on EU market.It is a clear signal to Council: Roaming has no future #TSM
— Günther H. Oettinger (@GOettingerEU) 23 Aprile 2015
Google, inoltre, riferisce di aver implementato una particolare tecnologia a livello di scheda SIM per fornire un passaggio dalla rete mobile a quella WiFi senza interruzioni, e per quanto riguarda la copertura WiFi la corporation parla di “più di un milione” di hotspot gratuiti e aperti in giro per gli States.
Per il momento Project Wi-Fi è un servizio accessibile solo su invito, ma come per tutte le iniziative di Google è capace di infiammare il dibattito sui piani per il futuro o la portata potenzialmente dirompente dell’offerta sul business dei carrier mobile.
Certo è che il piano dati con pagamenti proporzionali ai consumi è destinato a gettare scompiglio nel tradizionale pasteggio degli operatori di rete con i soldi degli utenti – negli USA e forse anche altrove – mentre fra le tante questioni aperte dall’annuncio di Project Fi ci sono quelle sulla copertura relativamente ridotta dell’offerta iniziale, l’effettiva portata della connettività WiFi “gratuita” e l’impatto dell’utilizzo dell’infrastruttura “cloud” di Mountain View per la gestione dei numeri telefonici e dei flussi di comunicazione vocale e testuale.
Alfonso Maruccia