SpaceX e OneWeb sono sicuramente le due aziende più note, ma anche Amazon entrerà presto nel mercato delle telecomunicazioni satellitari con il suo Project Kuiper. L’azienda di Seattle ha comunicato che i primi 83 lanci verranno effettuati nei prossimi cinque anni con i razzi di Blue Origin (il proprietario è sempre Jeff Bezos), United Launch Alliance (ULA) e Arianespace. La costellazione sarà composta da 3.236 satelliti in orbita terrestre bassa.
Project Kuiper: tre partner per Amazon
Quasi un anno fa, Amazon aveva annunciato che i primi nove lanci verranno effettuati con i razzi Atlas V di ULA. Oggi l’azienda guidata da Andy Jassy (che ha sostituito Bezos come CEO) ha comunicato che 38 lanci verranno effettuati con il razzo Vulcan Centaur di ULA. Altri 18 lanci sono stati assegnati al razzo Ariane 6 di Arianespace, mentre 12 lanci verranno effettuati con il razzo New Glenn di Blue Origin (con l’opzione per i restanti 15 lanci).
Le piattaforme di lancio si trovano presso il Guyana Space Center in Guyana francese (Arianespace) e la Space Force Station di Cape Canaveral (ULA e Blue Origin). Per il lancio dei prototipi KuiperSat-1 e KuiperSat-2 era stato scelto il razzo RS1 di ABL Space Systems. C’è solo un “piccolo” problema: quasi nessuno dei razzi citati è pronto per il lancio. Atlas V è l’unico già disponibile, ma la capacità di carico è molto bassa, quindi è possibile portare in orbita pochi satelliti alla volta.
I razzi Ariane 6 e Vulcan Centaur dovrebbero essere pronti entro fine 2022, mentre per il New Glenn di Blue Origin (erede del New Shepard) si dovrà attendere fino al 2023. La connettività satellitare verrà offerta ad utenti privati, scuole, aziende e agenzie governative. Ovviamente verrà sfruttata anche dalla stessa Amazon per i suoi servizi di logistica.