Amazon ha annunciato la costruzione di un impianto nel Kennedy Space Center in Florida. Al suo interno verranno assemblati i satelliti della costellazione Project Kuiper, realizzati nella fabbrica di Kirkland (Washington), ed effettuati gli ultimi test. L’investimento dell’azienda di Seattle è di 120 milioni di dollari.
Lancio dei prototipi nei prossimi mesi
Project Kuiper è la risposta di Amazon a Starlink di SpaceX. Il progetto è stato annunciato oltre quattro anni fa, ma non è stato portato in orbita nemmeno un satellite di test a causa di vari ritardi, soprattutto dei partner che devono fornire i razzi per i lanci. La costellazione in orbita terrestre bassa (LEO) sarà formata da 3.236 satelliti.
L’impianto ha un hangar alto circa 30 metri che ospiterà i “payload fairing” dei razzi Vulcan Centaur di ULA (United Launch Alliance) e New Glenn di Blue Origin, ovvero la parte che protegge i satelliti durante il lancio. Quest’ultima verrà quindi portata sulle basi di lancio di ULA e Blu Origin che si trovano a pochi Km di distanza nella Cape Canaveral Space Force Station.
La costruzione dell’impianto dovrebbe terminare entro fine 2024, mentre i primi satelliti verranno assemblati all’inizio del 2025. Amazon ha dichiarato che i primi due prototipi, denominati KuiperSat-1 e KuiperSat-2, verranno lanciati nei prossimi mesi con un razzo Vulcan Centaur (dovevano essere lanciati con il razzo RS1 di ABL Space Systems).
Oltre a Vulcan Centaur (38 lanci) e New Glenn (12 lanci), Amazon userà i razzi Atlas V (5 lanci) di ULA e Ariane 6 (18 lanci) di Arianespace. L’unico già disponibile è Atlas V, ma la sua capacità di carico è bassa, quindi può portare in orbita pochi satelliti alla volta. L’azienda di Seattle ha già annunciato le tre antenne che verranno fornite agli utenti.