Il momento del lancio ufficiale di Windows 10 è sempre più vicino, e Microsoft continua a rivolgersi agli sviluppatori nel tentativo di popolare lo Store Windows con un numero di app sufficiente a dare sostanza al sogno di ecosistema “universale” indicato da Redmond come l’obiettivo primario per il nuovo OS.
In passato Microsoft ha presentato vari progetti pensati per invogliare il porting di app da piattaforma mobile diverse come iOS e Android, mentre il recentemente svelato Project Westminster è piuttosto pensato per semplificare la conversione in app universali (capaci di girare su tutti i dispositivi supportati da Windows 10) delle Web app che risiedono su host di terze parti.
Con Project Westminster Microsoft abbraccia “la via del Web”, dice il sito ufficiale, permettendo agli sviluppatori di continuare a utilizzare i loro tool, host e metodologie di sviluppo preferite: basta specificare l’URL della pagina di avvio della Web app, dice Redmond, definire i dettagli in un “app manifesto” per creare infine una app in stile Universal Windows Platform.
Una Web app convertita in app UWP avrà capacità molto superiori rispetto a quelle disponibili in una conversione generata da un semplice wrapper di codice HTML5/JS, promette Microsoft, potrà interagire con le API Windows native (tramite il codice JavaScript del sito), integrarsi con i comandi vocali di Cortana, sincronizzare gli aggiornamenti tra sito Web e app presente nello Store Windows e altro ancora.
Alfonso Maruccia