Agli operatori mobili preme consentire ai propri clienti di collegarsi a Internet da cellulare, non per spirito di assistenzialismo, ma per veicolare l’utenza verso servizi Internet avanzati. Ovviamente l’utente deve essere invogliato a farlo attraverso soluzioni convenienti e il più possibile all-inclusive. TRE si è già mossa in questa direzione con l’offerta X-Series e ora è il turno di Vodafone .
L’operatore britannico è dunque il primo ad emulare gli operatori mobili del gruppo Hutchison Wampoa con una soluzione globale di connettività e servizi Internet che si chiama Vodafone Mobile Internet . L’offerta, dopo il debutto sul mercato nel Regno Unito, dovrebbe estendersi a breve in altri Paesi europei, tra cui anche l’Italia.
ZDNet UK ha raccolto la dichiarazione di un portavoce Vodafone, che spiega: “Abbiamo lavorato a fianco di alcuni partner e fornitori, come Novarra , per assicurarci che le pagine web venissero mostrate in modo ottimale, con una tecnologia che ne interpreta la composizione e la ripropone in modalità “mobile” “. Secondo Vodafone, il 96% degli apparecchi distribuiti dalla propria rete commerciale è in grado di avvalersi della nuova tecnologia “ottimizzante”.
Ma l’ottimizzazione dei contenuti web sui display degli smartphone è solo uno degli aspetti che l’operatore dichiara di aver curato. Presto, assicura Vodafone, sarà possibile trovare nell’offerta Internet anche la possibilità di gestire con più facilità gli account email.
Vodafone Mobile Internet si fonda sulle partnership siglate dall’operatore britannico con Google , eBay , YouTube , MySpace , Yahoo! Mail .
L’offerta per i clienti con un contratto di abbonamento, o con una scheda prepagata, prevede un canone mensile di 7,50 sterline (circa 11 euro), che include un plafond di 120 MB di dati. Il superamento di tale soglia implica l’addebito della tariffa ordinaria di connettività: il cliente pagherà una sterlina per un utilizzo giornaliero compreso tra i 500 KB e i 15 MB.
Quando arriverà in Italia, Vodafone Internet Mobile potrà contare – copertura permettendo – sulla tecnologia HSUPA , in virtù della quale l’operatore promette di aumentare la velocità di upload da 384 Kbit a 2 Megabit al secondo, proponendo quindi una valida alternativa alla connettività broad band via cavo, soprattutto laddove quest’ultima non c’è.
Dario Bonacina