La risposta di AMD alle CPU Nehalem di Intel è ormai vicinissima. I primi processori di AMD con tecnologia di processo a 45 nanometri sono infatti attesi sul mercato entro le prossime due settimane, sia nella versione server (nome in codice Shanghai ) che in quella desktop.
Le ultime notizie ufficiose relative ai chip Shanghai risalgono alla scorsa settimana, quando alcuni grossi rivenditori americani di hardware hanno messo a listino i primi modelli di Opteron quad-core a 45 nm. Questi comprendono le serie 837x e 838x , a quattro vie, e quelle 237x e 238x , a due vie. La frequenza di clock di queste CPU è compresa tra 2,3 e 2,7 GHz , mentre il prezzo su strada dovrebbe andare dai circa 400 dollari del 2376 ai circa 2500 dollari dell’8384. Da porre attenzione al fatto che si parla dei prezzi al pubblico, e non di quelli ufficiali all’ingrosso, che potrebbero differire sostanzialmente.
Tutti i nuovi Opteron supporteranno il socket F (1207), integreranno un controller di memoria DDR2 e saranno dotati di una quantità di cache L2 compresa fra 2 e 6 MB.
Come intuibile anche dal prezzo, lo Shanghai più “pompato” sarà il modello 8384 , che girerà ad una frequenza di 2,7 GHz e avrà un thermal design power (TDP) di 75 watt. Gli altri modelli saranno l’8382 (2,6 GHz), l’8380 (2,5 GHz) e l’8378 (2,4 GHz).
La serie a due vie comprenderà invece i modelli 2384 (2,7 GHz), 2382 (2,6 GHz), 2380 (2,5 GHz), 2378 (2,4 GHz) e 2376 (2,3 GHz). Tutte queste CPU dovrebbero avere un prezzo inferiore ai 1000 dollari, ad esclusione del modello top di gamma, che dovrebbe costare giusto un migliaio di bigliettoni.
AMD ha promesso che Shanghai non sarà un processore “fantasma”: per assicurare un adeguato numero di pezzi già al momento del lancio ufficiale, il chipmaker ne ha avviato la produzione in volumi con diverse settimane di anticipo .
Come detto, Shanghai sarà il primo Opteron costruito con un processo a 45 nanometri, una tecnologia capace di produrre circuiti della stessa dimensione di quelli impiegati nell’attuale generazione di chip Intel. Shanghai adotterà un’architettura derivata direttamente da quella di Barcelona, ma rispetto a questo promette una migliore gestione dei consumi : secondo AMD, in modalità idle questo chip assorbirà fino al 20% in meno di energia, inoltre implementerà una versione più veloce della tecnologia di virtualizzazione AMD-V, una cache L3 “maggiorata”, il supporto alle memorie DDR-800 e l’implementazione del bus HyperTransport 3.0.
Ieri DigiTimes ha rivelato la roadmap relativa alle versioni desktop di Shanghai . Stando al noto sito taiwanese, i primi due processori desktop a 45 nm di AMD saranno lanciati entro la fine di questo mese, probabilmente in contemporanea alle versioni server. Si tratterà dei Phenom X4 20550 (3 GHz) e 20350 (2,8 GHz) , entrambi quad-core (nome in codice Deneb ).
Nel corso del primo trimestre 2009 l’azienda lancerà poi sei modelli di Phenom triple-core a 45 nm , chiamati con i nomi in codice Heka e Regor , che si andranno a inserire nelle serie 14×00, 12×00 e 1xx00e.
Nella prima metà del prossimo anno raggiungeranno il mercato altri sei modelli di Phenom Deneb (serie 20×00) e quattro modelli entry-level ( Propus ) della serie 18×00, 16×00 e 1xx00e.
Almeno per il prossimo anno, AMD non cesserà la produzione di chip a 65 nm : il chipmaker ha infatti intenzione di lanciare nuovi modelli di Phenom X4 ( Agena ), Phenom X3 e Athlon X2 ( Kuma e Brisbane ) prodotti con la sua attuale tecnologia di processo.
In una memoria trapelata negli scorsi giorni su Internet, Randy Allen, senior vice president della divisione Computing Solutions di AMD, fa trasparire il suo grande entusiasmo nel lancio delle nuove CPU. Allen non esita a definire Shanghai il processore x86 con il miglior rapporto tra performance e consumi , a suo dire capace di “fornire le prestazioni più elevate nei carichi di lavoro che contano: virtualizzazione, web serving e database”.
AMD si trova ad affrontare uno dei momenti più difficili della propria esistenza, ma ora che i problemi legati alle CPU Barcelona e Phenom sono solo un brutto ricordo, l’azienda vuol dimostrare di aver imparato dai suoi recenti errori. AMD afferma che Shanghai è passato attraverso un lungo e rigoroso processo di verifica e collaudo , ed ha alle spalle migliaia di ore di utilizzo in ambienti di produzione reali.