La diffusione di dati personali online rappresenta uno dei principali rischi della rete.
Che si tratta di form compilati distrattamente, di disclaimer accettati senza leggere o delle informazioni presenti sui social network, il Web è potenzialmente un grosso pericolo per la privacy.
I dati personali infatti, possono essere utilizzati tanto per fini pubblicitari quanto da criminali informatici. A prescindere dall’utilizzo effettivo, la tutela di queste informazioni dovrebbe essere una priorità per chiunque navighi più o meno abitualmente online.
Utilizzare uno strumento adatto a proteggersi, oltre ad assumere una serie di precauzioni, risulta dunque essenziale. In questo contesto, Incogni si propone come una delle piattaforme più interessanti ed efficaci.
Stiamo parlando di uno strumento che consente di:
- limitare l’accesso pubblico alle informazioni private;
- mitigare i rischi di furto di identità;
- evitare che i dati dell’utente vengano venduti ad aziende o altre entità più o meno lecite.
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Incogni è un sistema alquanto efficace quando si tratta di difendere le proprie informazioni personali dalle tante minacce della rete.
Questa piattaforma funziona tramite una semplice configurazione. Una volta che questa è completata, Incogni agisce come intermediario rispetto ai broker di dati, chiedendone l’eventuale rimozione dai database in cui sono presenti.
Una volta che le informazioni sono rimosse, Incogni effettua dei controlli periodici per individuare l’eventuale diffusione e/o commercializzazione di tali informazioni.
A livello pratico, dunque, si tratta di una sorta di “segugio” che individua eventuali perdite di dati e informazioni, impedendo che qualcuno utilizzi le stesse per fini commerciali o in altri contesti.
Il funzionamento di Incogni è semplice ma allo stesso tempo efficace.
Agire manualmente, su ogni singolo servizio infatti, potrebbe richiedere decine (se non centinaia) di e-mail ogni mese: un lavoro enorme, impossibile da gestire in autonomia.