I ricercatori di ESET hanno scovato una nuova minaccia per sistemi macOS , un attacco pensato per distribuire il trojan ad accesso remoto (RAT) OSX/Proton attraverso un player multimediale apparentemente legittimo . Il software è stato in realtà compromesso dai cyber-criminali, e non si sa per quanto tempo sia andata avanti al distribuzione della release a base di malware.
I cracker hanno abusato del lettore multimediale Elmedia Player , realizzato da Eltima, violando i server dell’azienda e integrando una variante del RAT Proton sulle versioni recenti del software. Al momento il numero di sistemi infetti è incerto ma ESET dice di aver comunicato la presenza del malware il 19 ottobre; Eltima ha prontamente risposto ripulendo i server dalle release compromesse . Elmedia Player era un obiettivo alquanto appetibile per i cyber criminali in quanto ha recentemente festeggiato il traguardo del milione di utenti.
Proton costituisce una minaccia potenzialmente molto pericolosa, visto che il RAT è in grado di comunicare all’esterno informazioni importanti sull’host infetto come i dettagli sull’OS, i dati del browser (password incluse), le chiavi SSH private eventualmente presenti sul sistema e molto altro ancora . Ulteriore funzionalità del trojan è poi quella che permette di scaricare ed eseguire ulteriori software malevoli.
Per sincerarsi del fatto che macOS sia stato infettato o meno, gli utenti che fanno uso di Elmedia Player possono verificare la presenza delle seguenti cartelle sul sistema:
/tmp/Updater.app/
/Library/LaunchAgents/com.Eltima.UpdaterAgent.plist
/Library/.rand/
/Library/.rand/updateragent.app/
I server di Eltima rappresentano la nuova vittima di un malware che ha già fatto parlare di sé nei mesi scorsi, quando i server di un altro popolare tool (HandBrake) sono stati compromessi per diffondere il RAT Proton. La violazione dei server per distribuire codice malevolo non è poi certo una gran novità, visti i tanti casi emersi in tempi recenti sia per OS X ( Transmission ) che per sistemi Windows ( CCleaner ).
Alfonso Maruccia