Roma – Una delibera dell’Autorità TLC attesa da lungo tempo cambia le carte in tavola sul mercato delle telecomunicazioni. L’accesso alle linee affittate di Telecom Italia da parte degli Internet Service Provider (ISP) garantito alla stregua di quanto già accade con le compagnie telefoniche apre maggiormente il mercato e una serie di prospettive per lo sviluppo dei servizi di comunicazione offerti agli utenti italiani.
Con la delibera D393/01/CONS, l’Autorità TLC ha preso l’importante decisione di arrivare ad una equiparazione che consentirà agli ISP di accedere non solo all’offerta all’ingrosso di linee affittate ma, in futuro, per la fornitura di servizi di trasmissione dati e di accesso ad Internet, anche alla disciplina dell’interconnessione, dell’accesso, della co-locazione, e della fornitura di circuiti diretti, anche parziali.
Al centro della delibera c’è la valutazione delle linee affittate come elemento necessario per l’apertura del mercato. “Le linee affittate – sostiene l’Autorità – rivestono un duplice ruolo nel mercato delle telecomunicazioni: da un lato, si configurano come un servizio di telecomunicazioni rivolto alla generalità della clientela finale e rispetto al quale vanno perseguite condizioni di fornitura concorrenziali; dall’altro, costituiscono un fattore di produzione indispensabile agli operatori nuovi entranti al fine di poter predisporre offerte di servizi di telecomunicazioni alternative a quella dell’operatore storico”.
Euforico il commento dell’AIIP, l’associazione italiana dei provider, secondo cui le ripercussioni sul mercato consumer e business saranno notevoli, in particolare in termini di espansione dei servizi disponibili a livello locale. Secondo l’AIIP, la delibera “costituisce un primo passo per ripianare le discriminazioni tra operatori di TLC in termini di possibilità di accesso alle infrastrutture di rete e relativi costi, necessario affinché anche gli ISP possano contribuire allo sviluppo del sistema Paese, del quale costituiscono un importante tessuto industriale data la loro capillare presenza anche a livello locale.”
La decisione dell’Authority appare in linea con il progetto eEurope della UE che mira ad abbattere le barriere all’ingresso nei mercati di telecomunicazione. Proprio il progetto eEurope fa un esplicito riferimento alle linee affittate sostenendo che la loro disponibilità “può essere considerata allo stato attuale e nel prossimo futuro il fondamento della new economy nonchè un fattore abilitante per la crescita e lo sviluppo dell’Unione Europea”.
A partire dalla data del 23 ottobre, l’Autorità ha stabilito che in 15 giorni Telecom Italia dovrà fornire un listino all’ingrosso per l’affitto delle linee. Starà poi agli ISP approfittare della nuova situazione per ampliare i propri servizi e instaurare un rapporto nuovo ed evidentemente molto più completo con i propri clienti. A beneficio, questa è la speranza, di entrambi.