Proxy vs. VPN: qual è la differenza
Le VPN sono il modo più conosciuto e utilizzato per navigare in rete in modo anonimo, collegandosi ad un qualsiasi server nel mondo, ma non sono l’unico modo esistente. Esistono anche i server proxy che si comportano in modo simile alle VPN, cambiando la vostra posizione geografica e proteggendovi dalla rete internet.
Anche se il funzionamento di VPN e proxy sembra simile, le loro differenze sono marcate in molti ambiti. In questo articolo spiegheremo quali sono queste differenze e andremo a vedere nel dettaglio il funzionamento delle VPN e dei proxy.
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Che cos’è e come funziona un proxy
Un server proxy è semplicemente un computer all’interno della rete che funge da intermediario per il nostro traffico internet. In sostanza la nostra connessione internet non sarà diretta dal nostro modem, ma passerà tutta attraverso il server proxy che scambierà i dati con la rete al posto nostro, rendendoci quindi anonimi, visto che l’indirizzo IP con cui ci connettiamo alla rete non è il nostro, ma è quello del server proxy. I più informati avranno già notato che il funzionamento appena spiegato è molto simile a quello di un server VPN, ma con delle differenze sostanziali. Un server proxy non si preoccupa di criptare i dati o di proteggerli in nessun modo, è solo un filtro di rete internet, che non incide molto sulle prestazioni della rete e può quindi gestire tantissime connessioni contemporanee. Invece un server VPN si collega direttamente ad un nodo della rete tramite una tecnica chiamata tunneling, che instrada i pacchetti verso il server che poi li scambia con la rete in maniera criptata.
Di solito i server proxy vengono utilizzati per instradare grandi moli di traffico, per esempio in strutture pubbliche o in delle aziende, e nel frattempo controllarlo e filtrarlo. Grazie ad un proxy si può bloccare un certo tipo di traffico internet, per esempio si può bloccare l’accesso ai social, o a qualsiasi sito non consentito, il che può tornare utile all’interno di organizzazioni sia pubbliche che private.
I protocolli di connessione di un proxy
I protocolli di connessione di un server proxy sono diversi e li andremo ad analizzare tutti quanti nel dettaglio. Una prima distinzione da fare è tra server proxy pubblici e privati:
- Proxy pubblici: i server proxy pubblici, o aperti, sono utilizzabili da chiunque liberamente per instradare il proprio traffico. Possono gestire migliaia di connessioni contemporanee e di solito sono gratuiti. Il problema è che un proxy pubblico può spesso diventare instabile se troppe persone si connettono nello stesso momento e potrebbe quindi smettere di funzionare improvvisamente. Senza contare che i gestori di questi server proxy non sono sempre identificabili e i vostri dati potrebbero cadere in mani indesiderate. In ogni caso i server proxy pubblici sono molto semplici da utilizzare e quasi sempre gratuiti.
- Proxy privati: i proxy privati non sono disponibili a tutti e non sono gratuiti, sono dei server che bisogna acquistare e sono l’ideale per salvaguardare anche la sicurezza dei nostri dati. Non tutti possono accedere a questi server e sono gestiti da società individuabili e fidate. Sono ovviamente più veloci e affidabili dei proxy pubblici.
Dopo aver visto una delle distinzioni principali dei proxy, andiamo a vedere i vari protocolli dei server proxy, per capirne meglio il funzionamento.
Proxy HTTP
Un proxy HTTP è semplicemente un server che funziona solo con le pagine web, quindi con il protocollo HTTP. Ogni pagina web che visiterete passerà attraverso il proxy. Grazie a questo tipo di proxy si possono controllare e selezionare i tipi di contenuti web che gli utenti connessi tramite il proxy possono visitare, e si può ovviamente mantenere la privacy degli utenti che saranno connessi tramite il server proxy e non tramite il loro PC. I proxy HTTP sono di solito più veloci dei normali proxy in quanto non devono controllare l’intero traffico internet, ma solo quello proveniente dal browser web.
Uno dei problemi principali dei proxy che utilizzano i protocollo HTTP è la sicurezza, in quanto i nostri dati potranno essere facilmente rintracciati. In più anche il nostro indirizzo IP è a rischio, in quanto può essere scoperto facilmente, facendo saltare tutti i discorsi sulla privacy dei proxy. In più i dati non vengono criptati dal proxy e quindi potrebbero essere visibili a persone indesiderate. Per ovviare a questo problema di sicurezza ci sono anche i proxy che sfruttano il protocollo HTTPS.
Proxy HTTPS/SSL
Un server proxy che utilizza il protocollo HTTPS si comporta in modo esattamente uguale ad uno che utilizza il protocollo HTTP, ma sfrutta i vantaggi della crittografia SSL. In sostanza il protocollo HTTPS differisce dal normale HTTP per la sicurezza che offre grazie al Secure Socket Layer, SSL, che protegge i nostri dati. In sostanza i dati che vengono trasmessi tramite pacchetti vengono incapsulati in delle “casseforti” criptate che non possono essere lette da nessuno, a parte da chi ha la chiave di decriptazione.
Quindi i server proxy che utilizzano il protocollo HTTPS funzionano ugualmente a quelli visti sopra, possono essere sfruttati solo sui browser web e instradano la nostra connessione verso un server proxy a nostra scelta, ma hanno il vantaggio di criptare i nostri dati, così che non potranno essere letti da chiunque, risolvendo una delle criticità dei proxy HTTP, anche se il rischio che qualcuno scopra il nostro vero indirizzo IP rimane.
Proxy SOCKS / SOCKS5
Un server proxy SOCKS ha un ambito di utilizzo più ampio rispetto ad un proxy HTTP, infatti non si limita a monitorare e instradare solo il traffico dai browser web, ma monitora tutto il traffico internet proveniente dal PC. Quindi offre un anonimato e un controllo più su larga scala e non solo limitato ai siti web. Avendo a che fare con una grande mole di dati, i proxy SOCKS sono anche più lenti rispetto agli altri, in quanto devono monitorare e instradare più dati, ma d’altro canto offrono maggior anonimato.
Anche in questo tipo di proxy rimangono le criticità già viste negli altri tipi, il nostro indirizzo IP può essere sempre scoperto, anche se in maniera più complicata rispetto ai proxy HTTP. I proxy SOSCKS e SOCKS5 possono essere configurati anche con un protocollo di crittografia SSL, per criptare le comunicazioni e mettere al sicuro i nostri dati da occhi indiscreti.
Tipi di proxy esistenti
Oltre alla distinzione proxy pubblici e privati già vista, esistono altri tipi di proxy presenti su internet, in molti casi invisibili e sconosciuti a noi utenti, che servono, per esempio, a gestire le connessioni a reti pubbliche. Di seguito vedremo i vari tipi di proxy esistenti e spiegheremo cosa sono e come funzionano.
Proxy trasparenti
Un proxy trasparente è un particolare tipo di proxy che non può essere visto dagli utenti che vi accedono, ma è conosciuto solo dal fornitore del servizio. Essendo questo proxy invisibile, non serve neanche nessuna configurazione sul browser web. Il funzionamento è semplice, un proxy trasparente è nel mezzo tra l’utente e il servizio a cui vuole accedere.
Per esempio questo tipo di proxy sono molto utilizzati per connettersi alle reti pubbliche. Quando fate richiesta di connessione ad una rete pubblica verrà caricato un sito presente direttamente sul proxy e non sul server vero e proprio, dove dovrete accettare i termini di servizio e accedere, solo una volta che vi sarete autenticati o avrete accettato i termini verrete connessi al server, così da distribuire il carico internet su più dispositivi.
Proxy web
Un proxy web è un servizio offerto, spesso in modo gratuito, che consente di stabilire un connessione con un server HTTP pubblico. Un proxy web sostanzialmente prende il traffico dati e lo modifica per rendere anonimo in nostro computer agli occhi della rete internet. Tra l’altro i proxy web nella maggior parte dei casi non richiedono neanche l’installazione di un software aggiuntivo e sono completamente gratuiti.
I proxy web sono però poco utilizzati in quanto non sono molto veloci nella risposta, il che incide sull’esperienza di navigazione e hanno problemi di sicurezza dei dati.
Proxy anonimo
Un proxy anonimo serve appunto a farti restare anonimo agli occhi della rete, infatti si occupa di nascondere il tuo indirizzo IP e navigare online senza che i siti sappiano dove ti trovi e chi sei. Infatti ai siti sarà visibile solo l’indirizzo IP del server proxy, e non quello del computer collegato a quel server.
Ovviamente questa non è una soluzione garantita al 100%, ci sono proxy anonimi più sicuri e garantiti e alcuni altri più attaccabili. In ogni caso non si raggiungono i livelli di sicurezza di una VPN. Un’ottima soluzione da valutare per un eventuale acquisto è NordVPN una tra le migliori VPN per privacy, sicurezza e velocità su numerosi server.
Qual è la differenza tra un proxy e una VPN
A questo punto dell’articolo la differenza tra un proxy e una VPN l’avrete già capita, il loro fine ultimo è lo stesso, ma ci arrivano con metodi diversi. Le VPN sono più sicure dei proxy, hanno protocolli di crittografia avanzati e riescono a tenere più al sicuro l’indirizzo IP, così da renderci anonimi online. Anche i server proxy servono per l’anonimato online, ma non hanno protocolli di sicurezza avanzati e quindi tengono anche meno al sicuro il nostro indirizzo IP, però hanno una velocità maggiore rispetto alle VPN. Andiamo ora a vedere nel dettaglio le differenze tra questi due tipi di connessione anonima ad internet.
Crittografia
Su questo campo non c’è competizione tra un proxy e una VPN. Se quello che cercate è la sicurezza, allora un servizio VPN è quello che fa al caso vostro. Le VPN hanno un livello di crittografia avanzato, utilizzano protocolli con chiavi anche a 256 bit, praticamente impossibili da rintracciare. I server proxy hanno una crittografia blanda o assente, che si affida più che altro al protocollo HTTPS per crittografare il traffico sul browser web, mentre tutto il resto del traffico internet rimane scoperto. Quindi il traffico che passa da un server proxy non è al sicuro e può essere intercettato.
Copertura
Un proxy non copre tutto il traffico che parte dal tuo PC e arriva alla rete, ma solo delle parti di traffico, magari da un sito web. Una VPN invece copre tutto il traffico che parte dal tuo computer e arriva alla rete, grazie alla tecnica del tunneling che instrada tutti i pacchetti verso il server VPN e poi li scambia con la rete. Esistono anche proxy che coprono quasi tutto il traffico partente dal nostro PC, ma non è sempre efficace al massimo, e può essere inutile contro firewall avanzati.
Prezzo
Uno dei punti a favore dei proxy è sicuramente il costo rispetto alle VPN. In moltissimi casi un server proxy è completamente gratuito e libero, chiunque può accedervi e usufruirne. Questo li rende estremamente convenienti, ma di contro molto poco sicuri. Diventano utili quando volete cambiare la vostra posizione geografica, magari per qualche sito di streaming, perché potrete farlo in maniera gratuita. I servizi VPN, invece, hanno tutti un costo, anche se non altissimo. Diffidate dalle VPN gratuite che potrebbero vendere i vostri dati. Se dovete utilizzare una VPN gratuita allora andate su un proxy.
Sicurezza
Il discorso sulla sicurezza è già stato affrontato ed è palese che un proxy non possa arrivare ai livelli di sicurezza di una VPN a pagamento. Come già detto, le VPN incapsulano tutto il traffico di rete criptandolo e lo mandano al server, mentre i proxy non svolgono nessuna operazione di cifratura in maniera diretta, anche se si possono aggiungere dei protocolli di crittografia anche ai server proxy. Sicuramente se il vostro scopo è la sicurezza, non dovete utilizzare un proxy per il vostro traffico online, sopratutto se è un proxy gratuito, che non dà nessuna garanzia di sicurezza.
Supporto
Ormai i servizi VPN sono disponibili per qualunque dispositivo, sia per PC, che per smartphone, ma ci sono anche console, box TV, TV Stick, diciamo che praticamente ogni device elettronico connesso a internet che è in grado di riprodurre video può avere una sua VPN. Le proxy invece, essendo meno usate e meno sicure, non sono disponibili direttamente per molti dispositivi, anche se i più esperti possono configurarle. In generale i proxy più utilizzati sono quelli all’interno dei browser web, che sono quindi disponibili più che altro per PC, al massimo per lo smartphone.
Velocità e stabilità
Le velocità potrebbe essere un altro punto a favore dei proxy rispetto alle VPN. Visto che i server proxy non devono preoccuparsi di cifrare i dati, sono ovviamente più veloci e infatti vengono utilizzati per filtrare una grande quantità di connessione contemporanee, cosa che un server VPN farebbe fatica a gestire. Quando però si parla di proxy pubblici, la situazione si potrebbe ribaltare, infatti quando il server deve gestire una grande mole di connessioni, superiore a quella che può gestire, allora si rallenta e tutti i suoi vantaggi vengono meno. In più i proxy pubblici sono anche instabili, vista la quantità teoricamente illimitata di connessioni che possono avere, delle volte potrebbero smettere di funzionare improvvisamente. Le VPN dal canto loro hanno il grande vantaggio della stabilità, è difficile che un server VPN smetta di funzionare, anche se hanno una velocità di connessione minore.
Quando utilizzare un proxy
Arrivati a questo punto dell’articolo vi sarete già fatti un’idea su quando utilizzare un proxy e quando no. Di solito i proxy sono molto utili, come già abbiamo visto, per le connessioni pubbliche, poiché si occupano dell’identificazione degli utenti prima che essi si connettano al server principale, così da togliere peso a quest’ultimo. Anche molte aziende utilizzano proxy per filtrare la connessione, così che i dipendenti abbiano dei siti e dei contenuti bloccati durante il lavoro, anche se al giorno d’oggi questa pratica sta andando in disuso.
A livello personale utilizzare un proxy non è consigliato se si svolgono attività più delicate online, in quanto i nostri dati non sono al sicuro quando si utilizza un proxy. Si può utilizzare un proxy quando, per esempio, si vuole fruire di un catalogo estero di un servizio di streaming, con il vantaggio economico di non dover pagare una VPN, e con anche il pro di avere una connessione più veloce.
Quando utilizzare una VPN
Dire che si utilizza una VPN in tutti i casi in cui non si utilizza un proxy è riduttivo, ma è anche giusto. Infatti le VPN in generale offrono lo stesso servizio di un proxy, ma con standard di sicurezza e stabilità della rete molto più elevati. Se utilizzate la rete per usi aziendali, scambiando quindi dati sensibili, o se lavorate da remoto, allora l’utilizzo di una VPN valida è imprescindibile, in quanto è l’unico modo per mantenervi anonimi online e tenere i vostri dati al sicuro.
Ecco le top 3 VPN scelte dai nostri esperti:
- Windows
- Linux
- Mac
- Android
- iOS
- Windows
- Linux
- Mac
- Android
- iOS
- Windows
- Linux
- Mac
- iOS
- Smart TV
Per uso privato e personale una VPN ha sicuramente dei vantaggi, quello principale è sempre lo stesso, siete invisibili alla rete e quindi tecnicamente irrintracciabili se fate delle azioni illegali su internet. Per guardare cataloghi esteri dei servizi di streaming usare una VPN è forse superfluo, visto che potrebbe minare la vostra connessione, in quel caso è forse meglio utilizzare un proxy, gratuito e più immediato. Il discorso generale è sostanzialmente uno: se avete bisogno di privacy online, e scambiate dati sensibili che non volete vengano in qualche modo rubati, allora dovete per forza utilizzare una VPN, se invece il vostro scopo è solo quello di posizionarti virtualmente in altre parti del mondo, allora basterà un server proxy.