Un milione di console vendute nel giro di 24 ore: è il risultato ottenuto dalla PlayStation 4 al debutto negli Stati Uniti e in Canada lo scorso 15 novembre, numeri che Sony festeggia con il dovuto entusiasmo ma che devono fare in conti con gli utenti – pochi o tanti ancora non è dato sapere – la cui PS4 non ne ha proprio voluto sapere di funzionare.
Nell’annunciare il traguardo del milione di unità vendute, Sony sottolinea ancora una volta il focus della nuova macchina sulle esigenze dei giocatori hardcore e definisce “fenomenale” la risposta sin qui ottenuta. La PS4 è la console con la più alta velocità di vendita commercializzata dal colosso nipponico, sorpassando persino la storica PlayStation 2 al momento del debutto in madrepatria.
Tutto bene, benissimo, anzi no, perché l’arrivo di PS4 sul mercato è stato funestato dalla comparsa di problemi hardware ad alcune unità già classificate come vittime della “Luce Blu della Morte”: le console in oggetto tendono ad accendersi e a pulsare di una luce blu che però non diventa bianca – come dovrebbe – quando si tratta di inviare il segnale al televisore.
Sony ammette l’esistenza di questo e di altri difetti tecnici ma quantifica le unità problematiche nello 0,4 per cento del totale delle console vendute, vale a dire perfettamente all’interno dei margini di malfunzionamenti previsti per il lancio di una nuova macchina videoludica di grande portata.
Il numero degli utenti interessati dal problema si fa però sentire su Amazon.com con centinaia di recensioni a una stella (su cinque), e la descrizione della Luce Blu della Morte – reminiscenza dell’oramai storico “Red Ring of Death” delle vecchie revisioni hardware di Xbox 360 – appare perfettamente in linea con le testimonianze di sabotaggi provenienti da fonti interne a Foxconn.
Gli operai della fabbrica cinese che assembra i gadget hi-tech più hot – PS4 ma anche Xbox, iPhone e altro ancora – dicono che le console sabotate possono al massimo accendersi ma non vanno oltre. Anche il publisher Electronic Arts aveva inizialmente parlato di problemi di stabilità dei giochi – una volta installato l’update del firmware disponibile al day-one – per poi ritrattare frettolosamente .
E infine cosa sarebbe il lancio di una home console senza i soliti mitomani/performer che si ingegnano per torturare il gadget trasformandolo in un povero ammasso di componenti elettronici senza vita? La PS4 ha solo un weekend di vita ma è già stata spaccata all’uscita dei negozi o, peggio, infilata in un forno a microonde per cronometrare il tempo necessario a fonderla in un maleodorante budino di plastica hi-tech. Perché? Apparentemente perché è arte .
Alfonso Maruccia