Sul sito del MiD (Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione) è stato condiviso un aggiornamento in merito al progetto Developers Italia, community nostrana di sviluppatori che mette a disposizione software open source per chi opera nella Pubblica Amministrazione: il catalogo continua a crescere offrendo al momento un totale pari a 159 applicativi.
Developers Italia: cresce il catalogo dei software per la PA
Fino a oggi 663 amministrazioni di tutto il territorio li hanno impiegati, mentre altre 55 hanno preso parte all’iniziativa contribuendo. Ci sono strumenti per la raccolta dei dati, altri dedicati alla gestione dei documenti, altri ancora da impiegare per l’analisi delle informazioni.
CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) ad esempio ha concepito i propri software in quest’ottica, basando la fase di sviluppo sull’impiego di standard internazionali, secondo una logica cloud first e open source , interagendo da subito con le altre PA potenzialmente interessate. Ne è nata SIGLA (nello screenshot qui sotto), soluzione per la gestione di processi amministrativi e contabili, di previsione e rendicontazione, già adottata dall’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione e dall’Istituto Superiore di Sanità. Di seguito quanto si legge nell’intervento di oggi sul sito del Ministro.
Se lo andiamo a vedere nel dettaglio infatti, scopriamo che le proposte contenute nel catalogo vengono utilizzate nel campo del turismo, dell’ambiente, della cultura, della ricerca e tanto altro. Un patrimonio messo liberamente a disposizione, che mira a migliorare i servizi resi ai cittadini.
Ancora, il Nuovo Sistema Emergenze Protezione Civile realizzato su proposta del Comune di Genova offre un applicativo Web per la condivisione delle informazioni fra i vari soggetti sia interni al comune che esterni (volontari di protezione civile, aziende municipalizzate, VVF, Regione) utile nella gestione delle emergenze e per la mitigazione dei rischi. PiTre è invece quella proposta dalla Provincia Autonoma di Trento per la gestione documentale e il protocollo informatico, adottata da ben 336 enti: comuni, istituti scolastici, musei e PA centrali come il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo.
A comporre Developers Italia sono tecnici della Pubblica amministrazione, fornitori e appassionati che a vario titolo offrono il loro contributo. Un modello collaborativo le cui potenzialità vanno a concretizzarsi in benefici per i cittadini che possono così contare su servizi digitali testati, sicuri e integrati.