Pubblicità ingannevole per Wind

Pubblicità ingannevole per Wind

Telecom ottiene la condanna dello spot di CanoneZero. Una scaramuccia che si conclude senza spargimenti di sangue. Gli utenti, già largamente bombardati, stanno a guardare
Telecom ottiene la condanna dello spot di CanoneZero. Una scaramuccia che si conclude senza spargimenti di sangue. Gli utenti, già largamente bombardati, stanno a guardare


Roma – Il duopolio della telefonia italiana talvolta non è così compatto come potrebbe sembrare dalle tariffe spesso molto simili messe in campo da Telecom Italia e Wind. L’ex monopolista, infatti, ha ottenuto dal Giurì della pubblicità la “condanna” di uno spot dell’azienda dell’arancia.

Il ricorso di Telecom Italia al Giurì prendeva di mira una pubblicità Wind nella quale viene reclamizzato il servizio CanoneZero come un modo per liberarsi dell’odiato canone telefonico. Ma Telecom ha osservato, e il Giurì le ha dato ragione, che lo spot si dimentica di ricordare che l’offerta Wind è comunque soggetta al pagamento di una tariffa forfetaria.

La pubblicità presa di mira, con cui il pubblico italiano è stato ampiamente bombardato, è quella che si conclude con un vecchio telefono che finisce tra le fiamme che vengono poi spente dai bisognini del “cane Infostrada”….

Nessuna particolare sanzione, come sempre accade in questi casi, è prevista per l’azienda che ha violato il codice di autodisciplina firmato dai principali inserzionisti in Italia. Si è trattato, dunque, di una incruenta scaramuccia conclusa senza troppo clamore.

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Pubblicato il
13 gen 2003
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