Si chiama Ads Integrity Alliance , la nuova iniziativa non profit contro il malware e la pubblicità fraudolenta sul web. Una campagna di sensibilizzazione – e lotta armata – alla costante diffusione di inserzioni ingannevoli, macchinazioni dello scam, prodotti contraffatti e software maligno .
Lanciata dall’organizzazione statunitense StopBadware , l’alleanza ha conquistato le adesioni di prestigiosi colossi del web, dai social network Facebook e Twitter fino a Google e AOL . Presenti anche i vertici dell’ Interactive Advertising Bureau (IAB), per lo sviluppo a livello industriale di policy efficaci contro la pubblicità ingannevole.
È questo il primissimo obiettivo della Ads Integrity Alliance , che vuole proporsi come un vero intermediario tra gli utenti, la sfera politica (meglio, legislativa) e le forze di polizia. L’alleanza dovrà così trovare delle specifiche linee guida per identificare, classificare e – si auspica – abbattere tutti quei messaggi ritenuti fraudolenti.
“Nel 2011, la sola Google ha disabilitato più di 130 milioni di pubblicità – si legge in un post pubblicato da BigG – con 800mila inserzionisti trovati in violazione delle policy, ovvero promotori di messaggi legati alla vendita di beni contraffatti o distributori di malware. Crediamo che quest’alleanza possa farli sparire da tutti gli angoli del web”.
Mauro Vecchio