Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato un nuovo regolamento, proposto dalla Commissione a fine novembre 2021, relativo alla pubblicità politica. Le nuove norme riguardano in particolare la trasparenza e il targeting. L’obiettivo è contrastare la manipolazione delle informazioni e le ingerenze straniere nelle elezioni. Era stato già approvato dal Parlamento a fine febbraio.
Novità principali del regolamento
Il regolamento prevede innanzitutto una maggiore trasparenza per la pubblicità politica in relazione a elezioni, referendum o processi legislativi a livello dell’UE o in uno Stato membro. I cittadini potranno riconoscere facilmente i messaggi di pubblicità politica e comprendere la provenienza.
Le nuove norme permettono inoltre di verificare se il messaggio pubblicitario è mirato, quindi i cittadini verranno messi nelle condizioni migliori per una scelta informata. La pubblicità politica dovrà avvenire nel pieno rispetto del diritto alla vita privata, della libertà di opinione e della libertà di parola.
Questi sono i punti principali del regolamento:
- La pubblicità politica deve essere indicata con un’etichetta e un avviso di trasparenza che specificano sponsor, elezione o referendum cui sono collegati, importi pagati e qualsiasi utilizzo di tecniche di targeting
- Il targeting della pubblicità politica online è consentito solo a condizioni rigorose. I dati possono essere utilizzati solo dopo il consenso esplicito dall’interessato. È vietata la profilazione tramite alcuni dati personali, come quelli che rivelano l’origine razziale o etnica
- Per impedire ingerenze straniere è vietato il finanziamento delle pubblicità politiche da parte di paesi terzi (tre mesi prima di un’elezione o di un referendum)
Il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. La maggior parte delle disposizioni verrà applicata 18 mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento, quindi a partire dall’autunno 2025.